“Penso che il podcast li abbia un po’ umanizzati, e in un certo senso vorrei che ci lasciassero pubblicare la versione integrale, perché avrebbe lasciato il pubblico senza parole”, ha scritto Tindall in un libro sui Royal. “È stata una chiacchierata molto più illuminante di quanto mi aspettassi, non perché pensassi che sarebbero stati noiosi (sapevo già che non lo erano), ma perché so che tutto ciò che ha a che fare con la famiglia reale è attentamente controllato”.
Insomma, lontano dalle telecamere di reali inglesi sono persone normalissime, per nulla arroganti e, come dicono gli inglesi, “down to earth” (umili). La versione “ultra competitiva” di Kate era di certo sconosciuta ai più ma lo si poteva immaginare, dato il suo grande amore per lo sport e la competizione. Un lato tenero della Principessa che la umanizza ancor di più.