Quasi 7 laziali su 10 non fanno acquisti di impulso online. È quanto emerge dall’ultima indagine di Trustpilot – la principale piattaforma di recensioni a livello globale – che, con il supporto di YouGov, ha indagato sul livello di fiducia nel Lazio nei confronti del mondo digitale in vista di un acquisto.
Un numero sempre maggiore di consumatori laziali, dunque, rifugge dagli acquisti d’impulso online, in dettaglio il 66%, a fronte di un esiguo 5% che invece è preda di acquisti compulsivi con frequenza. Sintomo che il caro vita continua a destare preoccupazioni, rendendoci più oculati nelle nostre decisioni d’acquisto.
Non solo, l’indagine mette in luce come il 65% di quanti abbiano effettuato acquisti di impulso online se ne sia poi pentito. Ottenere la giusta informazione prima di un acquisto diventa, quindi, sempre più importante: basti pensare che secondo quasi 4 laziali su 10, una migliore informazione avrebbe potuto evitare un acquisto sbagliato.
Riguardo alle fonti di informazione, nei casi in cui ci sia incertezza sull’affidabilità dell’azienda da cui si è intenzionati a comprare, il 67% dei laziali cerca supporto nelle piattaforme di recensioni online, il 41% si affida al passaparola di amici e familiari e il 40% verifica direttamente sul sito del venditore.
Le recensioni online diventano, dunque, sempre più strategiche in vista di un acquisto: l’85% degli intervistati nel Lazio le consulta prima di procedere ad un acquisto ed è solo il 2% a non averne mai fatto ricorso. Non solo, il 37% degli intervistati consulta le recensioni con una frequenza maggiore rispetto al periodo di pre-pandemia, sintomo che anche nel Lazio la fiducia nei confronti dei brand si è abbassata ulteriormente nel corso degli ultimi due anni.
“Tutti, a un certo punto della nostra vita, abbiamo avuto un’esperienza di fiducia mal riposta nei confronti di un’azienda. Trustpilot si è posto l’obiettivo di colmare il gap tra i consumatori e le aziende, e contribuire a mitigare i loro problemi di fiducia. – ha commentato Laura De Lorenzis, Partnership Manager di Trustpilot in Italia – In un ecosistema sempre più incentrato sul digitale, dimostrare di essere un’azienda affidabile ed essere percepiti come tali dai consumatori è sempre più complicato. Per questa ragione, il nostro obiettivo è offrire alle aziende gli strumenti per ascoltare i propri clienti e migliorare i propri servizi e, al contempo, dotare i consumatori di tutte le informazioni necessarie per decidere individualmente se l’azienda da cui intendono acquistare meriti o meno la loro fiducia.”
L’indagine in oggetto fa parte della brand campaign che la piattaforma di recensioni ha avviato per comunicare la proposta di Trustpilot sia ai consumatori che alle aziende e per promuovere la consapevolezza del marchio in Italia.
Parte integrante della campagna sono anche un social contest ed un “generatore di meme”, un sito web – disponibile sia su mobile che su desktop – che consentirà ai consumatori italiani di creare e condividere i propri meme legati alle esperienze che fanno vacillare la loro fiducia, che si tratti di un taglio di capelli sbagliato, di una ditta di traslochi che rompe i bicchieri o di un ristoratore che propone una carbonara con la panna.
Fino al 28 novembre, gli utenti che creeranno e condivideranno il proprio meme, avranno la possibilità di vincere un buono da 3.000 euro spendibile tra 90.000 esperienze in tutta Europa partecipando al concorso e condividendo i loro meme su Facebook, Twitter, Instagram e/o LinkedIn taggando @Trustpilot. Per saperne di più, rimandiamo al sito https://trst.pl/ITMemeGen
Metodologia
Tutti i dati, se non diversamente specificato, sono di YouGov Plc. Il campione totale è di 1007 adulti. Il lavoro sul campo è stato svolto tra l’11 e il 13 ottobre 2022. Il sondaggio è stato condotto online. I dati sono stati ponderati e sono rappresentativi di tutti gli adulti italiani online (di età superiore ai 18 anni).