Il Libro Blu 2022 dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), aggiornati al 22 maggio 2023, fornisce una dettagliata panoramica sul settore del gioco in Italia, evidenziando una crescita significativa rispetto all’anno precedente. Nel 2022, la raccolta complessiva ha raggiunto i 136 miliardi di euro, segnando un incremento del 22% rispetto ai 111 miliardi del 2021. Si afferma un trend certamente positivo per il gioco online: si tratta infatti del settore che ha registrato un incremento maggiore, con una raccolta di 73 miliardi di euro, quasi raddoppiando le cifre rispetto ai 36 miliardi del 2019. Si rialzano i numeri anche per quanto riguarda il gioco fisico: con la riapertura dei punti vendita post-pandemia, la raccolta è salita a 63 miliardi di euro, con un aumento del 43% rispetto ai 44 miliardi del 2021. È bene precisare che questi dati fanno riferimento al gioco in senso lato, includendo ogni aspetto. Si passa infatti dalle scommesse sportive ai giochi sul tavolo verde come poker e blackjack, ma anche le macchinette proposte da un comparatore slot, la roulette e gli skill games rientrano in questa categoria.
Prendendo invece in esame la spesa dei giocatori, calcolata come differenza tra la raccolta e le vincite, è stata di 20,35 miliardi di euro, con un incremento del 31,5% rispetto all’anno precedente. La spesa nel settore dei giochi varia significativamente tra le regioni italiane, con 3 in particolare che spiccano nettamente tra tutte le altre. Il primo posto è saldamente in mano alla Lombardia, con una spesa di 3,1 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 2,3 miliardi del 2021. Si posiziona al secondo posto la Campania con 1,8 miliardi di euro, un aumento più ridotto rispetto ai lombardi se lo si paragona all’1,2 miliardi nel 2021. Chiude il podio regionale il Lazio, con 1,6 miliardi di euro, oltre 400 milioni in più rispetto all’anno precedente. Altre regioni con una spesa superiore al miliardo di euro includono Emilia-Romagna, Veneto, Sicilia, Puglia, Piemonte e Toscana.
Nel 2022, i giocatori online sono stati 11.323.126 e buona parte di questi si sono rivolti alle scommesse sportive, circa il 23,74% del totale. Una percentuale inferiore si è dedicata ai giochi di abilità a distanza, vale a dire il 17,32%. Si resta in doppia cifra anche nel caso dei giochi di carte e casinò virtuali, con il 13,62%. La raccolta del gioco a distanza ha registrato un aumento dell’8,78% rispetto al 2021.
Per il 2023, l’ADM stima una raccolta totale di 149 miliardi di euro, indicando una continua espansione del settore. Questi dati evidenziano la rilevanza economica del settore del gioco in Italia, sottolineando al contempo l’importanza di monitorare e regolamentare adeguatamente le attività di gioco per garantire la tutela dei consumatori e prevenire fenomeni di dipendenza.
Il libro blu redatto dall’ADM propone anche una sezione dedicata alla vigilanza, in cui è possibile riscontrare l’attività praticata al fine di contrastare le forme di irregolarità presenti nel gioco, un mercato oscuro che vale svariati miliardi di euro. In tutto sono stati controllati, nel corso dell’anno di riferimento, 22576 esercizi fisici e ben 261 siti web sono stati oscurati perché privi delle regolamentazioni previste dalla legge.
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