Oggi si ricorda in tutto il mondo la Giornata Internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. La data ricorda il giorno in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò, il 20 novembre del 1989, la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Sono quattro i principi fondamentali della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza:
a) Non discriminazione (art. 2): i diritti sanciti dalla Convenzione devono essere garantiti a tutti i minori, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinione del bambino/adolescente o dei genitori.
b) Superiore interesse (art. 3): in ogni legge, provvedimento, iniziativa pubblica o privata e in ogni situazione problematica, l’interesse del bambino/adolescente deve avere la priorità.
c) Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino (art. 6): gli Stati devono impegnare il massimo delle risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini, anche tramite la cooperazione tra Stati.
d) Ascolto delle opinioni del minore (art. 12): prevede il diritto dei bambini ad essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano, e il corrispondente dovere, per gli adulti, di tenerne in adeguata considerazione le opinioni.
Su questo delicato argomento arrivano le dichiarazioni del dott. Massimiliano Gobbi, coordinatore nazionale Adiantum – Associazione di Aderenti Nazionali per la Tutela dei Minori e segretario regionale ANFI Lazio – Associazione Nazionale Familiaristi Italiani.
«Manca ancora molta attenzione nei confronti dei minori – dichiara il dott. Massimiliano Gobbi – La convenzione di New York ci impone di riconoscere al minore gli stessi diritti di un’adulto e affermare il suo diritto a preservare la propria identità e quindi di conseguenza le proprie relazioni familiari. La Convenzione riconoscere il diritto di essere ascoltato su ogni questione che lo riguardi. Sarebbe ora che questi articoli della convenzione divengano finalmente legge in Italia, ma a quanto pare si va indietro piuttosto che avanti».
«Oggi più che mai è importante celebrare la giornata del 20 novembre – aggiunge il dott. Gobbi – ed impegnarsi affinché i diritti dei bambini e dei ragazzi non vengano solo enunciati, ma resi concreti attraverso azioni concrete che contrastino la crescente indifferenza nei confronti di una politica dell’infanzia»
«Aumentati anche i bambini vittime di violenza domestica – conclude Gobbi – 1723 le molestie in famiglia nel 2017. L’Onu ha stimato che ogni anno nel mondo tra i 133 e i 275 milioni di bambini assistono a episodi di violenza in casa. Un dato allarmante che deve farci riflettere».
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