(Adnkronos) – Gentili in ufficio anche quando non ci va. Ecco il vademecum in cinque punti, realizzato dagli esperti di InfoJobs, per la giornata mondiale della gentilezza che cadrà il 13 novembre. 1) Riflettere e (solo) poi commentare (con le parole giuste). Quando il cattivo umore è dominante, tutto sembra negativo e anche situazioni come la macchinetta del caffè rotta, diventano una fonte di polemica. Da qui si inizia un'escalation di nervosismi che rischiano di riversarsi anche nel dialogo con capo e colleghi con conseguenze pericolose. Per evitare tutto ciò, meglio contare fino a 10 e non far trasparire il proprio disappunto. Puntare al dialogo costruttivo è la soluzione o, a volte, anche il silenzio. 2) L'espressione facciale vale più di mille parole. Siamo molto fieri di noi stessi quando riusciamo a trattenerci da quel commento poco carino ad un'osservazione che in una giornata 'no' diventa insostenibile. Ma attenzione: anche se siamo bravi a trattenere le parole, la mimica facciale è espressione dei nostri pensieri e fa emergere in modo evidente ciò che non diciamo a chiare lettere. 3) Se oggi 'non reggo' il mio capo, succede ma va gestito. Capitano giorni in cui proprio non si è d'accordo con le sue decisioni, pur rispettandone l'autorevolezza. Se questi punti di vista discordanti si verificano quando si è nervosi, il rischio di lanciarsi in commenti a caldo con toni accesi è dietro l'angolo. La soluzione? Lasciamo sedimentare quello che non ci piace e ripensiamoci in un secondo momento, valutando pro e contro. Non siamo comunque convinti? Parliamo con il capo, ma in un momento successivo e più disteso. Il dialogo è il punto di forza di una relazione, anche professionale. 4) Se oggi 'non reggo' i miei colleghi. Voce alta, mail su mail di richieste e telefono che squilla in continuazione. Tutto questo, nelle giornate 'no', diventa motivo di frizione con i colleghi. Non gettiamo al vento tutto l'impegno profuso a creare un buon team solo a causa di una luna storta. Ricordiamo, invece, che fare squadra è la chiave del successo. E probabilmente con i colleghi si può anche chiedere una pausa, un momento di isolamento, perché sicuramente capita anche a loro di avere una giornata no. 5) Fare ciò che piace. Per aiutarci a ripristinare un atteggiamento cordiale verso gli altri, dimenticando, almeno per un po', i problemi, è importante cercare di ritagliarsi un momento per sé, per fare ciò che piace, anche semplicemente una passeggiata o una pausa pranzo particolarmente invitante. E magari anche un lavoro che ci dia serenità: sicuramente tra i tanti progetti e attività c’è qualcosa che meglio si addice al nostro bisogno del momento e che è in grado, almeno un po', di migliorare il nostro umore. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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