Nell’ambito dell’attività di controllo effettuata sulle fatture emesse da esercenti nazionali, relative agli acquisti effettuati dai passeggeri non residenti che lasciano il territorio dell’Unione Europea, ai sensi dell’articolo 38 quater del D.P.R. 633/72, i funzionari ADM dell’aeroporto internazionale di Fiumicino hanno accertato, in tutto il 2022, un elevato numero di difformità per un valore imponibile complessivo di circa 6 milioni di euro.
Inoltre, nel corso dell’attività di vigilanza dinamica effettuata dai funzionari dell’Agenzia, è stato
possibile individuare vari passeggeri che, pur non avendo i requisiti soggettivi e oggettivi per
richiedere i previsti rimborsi, tentavano di fruire della validazione telematica, nonché di
reintrodurre i beni acquistati e destinati al consumo fuori dell’Unione, all’interno del territorio
nazionale.
I viaggiatori sono stati sottoposti a denuncia a piede libero ai sensi dell’art. 640 del Codice Penale.
L’ufficio ha anche intercettato vari “frequent flyers” che acquistavano cospicui quantitativi di beni
di lusso dall’ingente valore, per evidenti finalità commerciali, nell’ intento di rivenderli nei propri
Stati di residenza. In questi casi, non essendo la merce destinata a un utilizzo personale o
familiare, come invece previsto dall’art. 38 quater del D.P.R. 633/72, è stato necessario negare il
rimborso IVA tramite formale diniego.
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