Ferragosto si conferma il periodo di flusso turistico più elevato per gli italiani: sono 14 milioni, infatti, le persone che hanno deciso di concentrare le loro vacanze nelle due settimane centrali del mese rispetto ai 22 milioni complessivamente in vacanza ad agosto. Per un italiano su due si tratta della vacanza principale – con una durata di sette o più giorni – e la spesa complessiva prevista è di oltre 11 miliardi di euro. Il mare risulta essere la prima scelta, con il 61 per cento della domanda. Segue la montagna con il 23 per cento, mentre città d’arte e piccoli borghi costituiscono il 20 per cento della domanda. Le mete nazionali sono le prescelte nell’83 per cento dei casi. Nonostante i rincari, i primi dati sulla fatturazione elettronica nel primo semestre registrano per i servizi di alloggio e ristorazione un incremento dell’imponibile Iva del 66 per cento su base annua. Un risultato che contribuirebbe a consolidare la crescita acquisita a giugno del 3,4 per cento, ma anche a contenere il deficit.
Il pernotto medio degli italiani – riferisce un’indagine realizzata da Cna turismo e commercio – sarà di tre notti, una in meno del pernotto medio dei turisti stranieri, per una spesa complessiva di circa 3,5 miliardi di euro. Due terzi dei turisti opteranno per gli alberghi e un terzo prediligerà bed and breakfast, agriturismi e campeggi. L’assenza di 377 mila turisti provenienti dalla Russia – che prima della pandemia hanno viaggiato in Italia scegliendo come destinazione le città d’arte e le mete balneari più prestigiose – è stata compensata dal consistente ritorno degli stranieri da altri Paesi, come Stati Uniti, Francia, Germania e Regno Unito. A rilevarlo è un’analisi della Coldiretti in occasione del weekend di Ferragosto su dati della Banca d’Italia relativi ai mesi di luglio, agosto e settembre. In generale, molti turisti extra-europei sono attratti dall’Italia per il tasso di cambio particolarmente favorevole dell’euro: i viaggiatori partiti dagli Stati Uniti sembrano destinati a superare ogni risultato precedente.
I dati di Enit e Assoturismo sulle prenotazioni aeree verso l’Italia segnano ad agosto un incremento del 202 per cento rispetto allo stesso mese del 2021. Anche il traffico previsto lungo la rete Anas è particolarmente intenso. Le tratte interessate sono le principali direttrici verso le località di villeggiatura, in particolare lungo le dorsali adriatica, tirrenica e jonica in direzione sud, i valichi di confine in direzione di Francia, Slovenia e Croazia, e le tratte in uscita dai centri urbani per i numerosi spostamenti locali. Si prevede, proprio in prossimità dei centri urbani, un consistente flusso di traffico, in concomitanza con i rientri del fine settimana. Sei italiani su dieci tenderanno comunque a tornare in luoghi già visitati. Dai dati raccolti dall’ufficio studi di Enit, emerge che si opterà per località prevalentemente all’interno della propria Regione o comunque in quelle limitrofe.
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