A lanciare l’allarme l’Osservatorio Nazionale Amianto attraverso il suo presidente, Avv. Ezio Bonanni, e Antonio Dal Cin, Coordinatore nazionale ONA.
Infatti, l’ex militare, ormai in pensione per raggiunta invalidità totale al 100% per asbestosi pleurica riconosciuta come causa di servizio dalla competente gerarchia medica della Guardia di Finanza, ha abbracciato in pieno l’impegno dell’Osservatorio Nazionale Amianto e, pur pesantemente provato dalla malattia, sente di avere il coraggio, la forza e la determinazione per appoggiare l’appello che l’Avv. Ezio Bonanni ha già rivolto, attraverso le testate nazionali e l’intervista su RaiTre, al Capo dello Stato affinché si rompa quel collegamento tra criminalità organizzata e business dei rifiuti.
“Questo nodo gordiano può essere risolto solo se vengono individuate le menti che hanno ordinato la morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e cioè quelle menti raffinatissime mai ancora toccate dal livello delle indagini: intanto creare una diversa cultura di mobilitazione dei cittadini, di lavoro e di qualificazione professionale dei giovani, e poi l’uso dei militari delle Forze Armate per presidiare il territorio e, se necessario, la dichiarazione dello stato di guerra nei confronti delle mafie e l’applicazione del codice di guerra nei loro confronti e, se necessario, l’utilizzo dello strumento delle Forze Armate.
Occorre debellare il fenomeno mafioso che sta alla base anche della mancata risoluzione del problema amianto perché le mafie gestiscono i rifiuti e hanno interesse nei rifiuti.
Occorre togliere questo cappio al collo dei cittadini, uccisi dalla contaminazione di terra, acqua e aria, e quindi anche dei cibi che mangiamo” dichiarano l’Avv. Ezio Bonanni e il Sig. Antonio Dal Cin.