“In principio” offre un canto pieno di pathos su tappeti sonori electro/ambient. Alcune sonorità sembrano tratte da un video game horror alquanto sinistro o ancestrale. Alcuni tratti presentano poi sonorità particolarmente imponenti e pure cinematografiche, sonorità che fanno pensare ad Hans Zimmer, per esempio. “Aurea Luce” è più evocativo e vellutato e sempre tanto cinematografico. Sottile la linea di arpeggiatore che ascoltiamo in sottofondo, alla Vangelis. Bella l’uscita del pezzo con presente pure il piano synth.
“The journey” è criptica e liquida allo stesso tempo, molto psych, ossessiva e delirante. Fa pensare a delle cose dei Pink floyd. “Alleluia” presenta arpeggiatori più luminosi, tanto penetranti ed attrattivi. Bello il contrasto tra i bassi e gli alti in questo pezzo. Un’elettronica tanto curata è messa in campo da questo progetto artistico, non c’è che dire. “From the darkness to the light”, title-track del disco, rappresenta un’ulteriore step in questo viaggio sonoro che sembra essere senza confini. Anche questo pezzo mostra impressioni sonore tanto cinematografiche. Viene da pensare facilmente a “Blade runner 2049”. Qui ci sono muri sonori invalicabili che abbracciano letteralmente l’ascoltatore e fanno pensare a paesaggi desolati in cui perdersi, in cui rigenerare il proprio animo flagellato dalla quotidianità.
“The calling” presenta questa linea di arp/bass synth roboante. Anche qui viene da pensare a Vangelis. Viene da pensare pure a qualcosa di “Tron Legacy” per alcuni tratti sonori. Come non notare la bravura di Tamara Soldan a ergersi sui tappeti sonori electro. La linea di basso iniziale può far pensare ad un Moog. “Justus es homine” è canzone evocativa e criptica allo stesso tempo. Si nota anche una certa malinconia nel pezzo. Si continua con “The gift” ed altro arpeggiatore che conquista subito il nostro focus. Il tutto finisce con “Sine domine”, il pezzo più lungo della serie, un altro delirio sonoro stupefacente, cinematografico. Qui invece si nota un certo romanticismo nel pezzo.
Cosa dire di questo progetto musicale? Sicuramente di nicchia e sperimentale allo stesso tempo. Tanta ricerca sonora è stata compiuta. Grande spessore artistico quello offerto dal duo. Sicuramente opportuno per colonne sonore per film di fantascienza e non. Il disco di “Extempore” deve essere ascoltato con tanta concentrazione per poter meglio assimilare contrasti ed armonie presenti nel pezzo e per poter meglio viaggiare con la mente nelle dimensioni sonore create…
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Disponibili due trailers su YouTube per meglio comprendere il progetto musicale degli Extempore: https://youtu.be/RhQzoZMe94I e https://youtu.be/qvygJ_BDWAA
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