I videogiochi sono uno degli elementi cardine della cultura pop e nel terzo millennio l’importanza del loro impatto sociale è aumentata sensibilmente. Una partita ai videogame è in grado di riunire amici, amatori e veri professionisti. Da qualche tempo a questa parte, infatti, gli eSports hanno stravolto il comparto economico del gaming e hanno totalmente rivoluzionato il concetto stesso di videogioco. Se prima le fantasiose gesta dei personaggi virtuali dilettavano semplicemente chi era alla ricerca di svago e intrattenimento, oggi la dimensione agonistica dei videogame ha raggiunto livelli inimmaginabili su scala internazionale. Di conseguenza, non sorprende che anche in Italia e nello specifico nel Lazio si tengano fiere ed eventi a tema, pronti ad accogliere migliaia di appassionati e addetti ai lavori.
Uno degli appuntamenti più importanti in tal senso viene individuato nel Festival del videogioco, che si tiene a Roma e prende infatti anche il nome di RomeVideoGameLab. Grandi spazi sono rivolti ai fumetti, al cosplay, ma soprattutto al retrogaming, quella branca della cultura videoludica che tratta esclusivamente i giochi più datati, risalenti a quell’era in cui internet non era diffuso ed era molto più difficile entrare a far parte di community e reti sociali. Nel corso di più giornate si svolgono ogni anno incontri, conferenze e workshop che aiutano a conoscere sia il passato sia il futuro dei videogiochi, mediante la presenza di esperti e imprenditori, oltre che di esponenti di giovani start up.
Da non sottovalutare è anche il Zagarolo Game City, una sorta di conferenza internazionale sul design di videogiochi e di boardgame, che si traduce in un’ideale occasione di confronto tra professionisti e aziende del settore. Nel corso di un paio di giornate è possibile avere a che fare con molte figure illustri del campo del videogioco e in passato ha già presenziato chi ha lavorato a titoli celebri come “Tomb Raider” e “Far Cry”. Di solito la giornata del pre-event aperto è dedicata ai workshop e agli interventi degli ospiti, mentre in occasione del main event i panel si moltiplicano e si dedica ancora più tempo al talk.
Impossibile non citare infine l’Italian Gaming Expo & Conference, un evento che approfondisce tutti gli aspetti che interessano gli stakeholder del mercato. Uno sguardo al futuro del gaming in Italia e non solo, un appuntamento utile anche per analizzare il rapporto tra l’industria del gioco e le varie istituzioni che sembrano purtroppo snobbarla. Nell’Italian Gaming Expo & Conference si parla di gioco a 360°: gli argomenti non si concentrano dunque solo sulla realizzazione dei videogiochi, ma anche sugli eSports o su altre attrazioni pur sempre virtuali come quelle dei casinò celebri in Italia. Insomma, il campo dell’intrattenimento è indubbiamente molto vasto e le dinamiche che lo interessano si evolvono di pari passo con l’evoluzione tecnologica e digitale.
L’evento non è pensato solo a scopo informativo, ma si propone anche di ispirare l’industria e i vari addetti ai lavori. L’Italia vanta ancora oggi alcune delle aziende più importanti del settore e il mercato nostrano ha talvolta sperimentato nuovi tipi di approccio per adattarsi ai continui cambiamenti dei panorami normativi. Va da sé che anche in questo ambito il dibattito continuo è d’obbligo. Ad ogni buon conto, il 2024 dovrebbe rivelarsi un anno davvero strategico per l’industria italiana del videogioco. Presto i nostri lavori potrebbero spopolare ancora di più in giro per il mondo.
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