Ennesima ripartenza per la Juventus: dopo un’altra debacle della squadra di Allegri, questa volta in terra portoghese e che forse rappresenta la più grave di tutte poiché decreta matematicamente la fuoriuscita dalla Champions League, dove i bianconeri hanno ceduto il passo perdendo 4-3 col Benfica generando conseguenze sportive e perdite finanziarie devastanti. Adesso alla squadra bianconera tocca ancora una volta rituffarsi nella competizione nazionale andando a giocare a Lecce nel tentativo di cercare di recuperare terreno dalla vetta, anche se l’impresa appare impossibile perché attardati già di 10 punti dalla capolista che viaggia a ritmi serrati macinando punti su punti.
Lo spettro di un’altra stagione fallimentare al momento appare essere più che una realtà. Una squadra “uterina” che alterna prestazioni discrete a prestazioni ignobili e spesso nella stessa partita. Falcidiata da tanti infortuni che, pur non volendo farne un alibi, ma minano certamente la stabilità di una rosa che da tempo non dà più nessuna garanzia di stabilità.
Infatti ai lungodegenti come Chiesa, Pogba, Di Maria, Paredes, Bremer, De Sciglio, si sono adesso aggiunti anche Vlahovic per infortunio e Locatelli che diserterà la trasferta in Puglia per motivi personali. Lo stesso Allegri ha lasciato intendere che Chiesa e Pogba torneranno a gennaio dopo il mondiale quando per il mister inizierà una nuova stagione.
Una delle cause che si imputano al calo di rendimento e di risultati della squadra è da attribuire certamente al rendimento di due perni fondamentali della vecchia guardia come Bonucci e Cuadrado che ormai da troppo tempo sembrano essere disconnessi dalla squadra continuando a inanellare prestazioni negative ed errori marchiani partita dopo partita.
Lo stesso allenatore è dallo scorso anno nel mirino della tifoseria bianconera e di gran parte dell’opinione pubblica e accusato di non aver mai fatto rendere questa rosa nel modo migliore nonostante una rosa che sulla carta
Tra tante delusioni e preoccupazioni si registrano anche delle note positive: Milik sembra essere uno dei più costanti ed efficaci nel quadro d’attacco bianconero, i giovani Miretti, Soulè e Samuel Iling-Junior sono dei giovani talenti che hanno dato prova di integrarsi immediatamente nella prima squadra dando freschezza, velocità e concretezza. Si spera che attraverso forze fresche vi sia una ennesima ripartenza della Juventus.
E se Allegri avesse solo il coraggio, una volta per tutte, di impiegarli in pianta stabile negli 11 titolari già a partire dalla gara di Lecce, forse molte cose potrebbero cambiare da subito, anche perché peggio di così non è possibile e poi un cambio generazionale è fisiologico e nell’ordine delle cose e probabilmente la Juve è già molto in ritardo sotto questo aspetto.
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