Quando sono state scrutinate 3571 sezioni su un totale di 5285, quindi oltre il 60 per cento, il governatore uscente Nicola Zingaretti si avvia verso la riconferma alla guida della Regione Lazio, con una percentuale di voti del 34,24%. Alle sue spalle, il candidato del centrodestra Stefano Parisi, attestato sul 30,13%, mentre la Lombardi è al 26,85%. Staccato di molti punti il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, con 4,67%.
Completano il quadro: Mauro Antonini (Casapound) con 1,90%; Elisabetta Canitano (Potere al Popolo) con 1,55 %; Giovanni Paolo Azzaro (Dc) con 0,26%; Jean Leonard Touadi (Civica Popolare per Lorenzin) con 0,22%; Stefano Rosati (Riconquistare l’Italia) con 0,14%.
Nel frattempo, l’ultima proiezione, diffusa da Opinio Italia per la Rai, indica Zingaretti al 33,6%, Parisi al 30,9%, Lombardi al 26% e Pirozzi al 4,6%.
Al momento, però, l’unico dato certo e reale, reso noto dal Ministero dell’Interno, riguarda l’affluenza, che nel Lazio è pari al 66,46% (il 65,43% a Roma). Un valore inferiore rispetto alle precedenti elezioni regionali, quando a votare andò il 71,95% degli aventi diritto.
Cinque anni fa, era il 23 febbraio del 2013, Zingaretti venne eletto Presidente della Regione Lazio con 1.329.643 voti (40,65%), battendo il candidato di centrodestra Francesco Storace.
Oggi si prepara a bissare quel successo, anche se al suo comitato elettorale, nel Tempio di Adriano, in piazza di Pietra a Roma, seguono lo scrutinio con attenzione e cautela.
Sul fronte centrodestra, Parisi, che ha riunito i suoi nella Capitale all’Hotel Savoy, ha detto che, in caso di sconfitta, non accetterà altri incarichi ma resterà consigliere regionale del Lazio “perché come ho dimostrato in questi giorni ci tengo tanto alla mia Regione”.
La candidata del Movimento 5 Stelle si è invece affidata a un post su facebook, annullando il previsto incontro con la stampa. “Vorrei ringraziare chi mi ha sostenuto in questo percorso: il mio staff, gli attivisti, i candidati, la mia famiglia e soprattutto i miei bambini che, da domani, riavranno la loro mamma” ha scritto l’esponente pentastellata, aggiungendo: “Sapevamo che sarebbe stato difficile, il voto regionale è sempre una partita a se e abbiamo raggiunto un risultato molto importante: abbiamo incrementato i consensi territoriali rispetto al 2013 e per questo possiamo ritenerci soddisfatti. Il Movimento 5 Stelle oggi è il primo partito nel Lazio e in Italia, sono felicissima per il risultato raggiunto alle politiche: il nostro è un progetto comune. Siamo dei portavoce, dietro c’è un progetto grandissimo e continueremo a portarlo avanti sempre”.
Soddisfazione la esprime anche Pirozzi: “I dati non sono ancora definitivi ma penso che quello che abbiamo ottenuto oggi sia un risultato straordinario, senza partiti dietro, con una scarpa e uno scarpone, credo che questo basti a dare il senso di un risultato straordinario”.
Sul sindaco di Amatrice dice la sua Marco Marsilio, candidato Fdi al Senato nel collegi Lazio 2 e Lazio 3. “Sapevamo che Parisi era un candidato competitivo e lo abbiamo candidato per questo – afferma Marsilio – e fa rabbia il voto disperso su una candidatura di disturbo, velleitaria e strumentale come quella di Pirozzi, funzionale alla permanenza di Zingaretti. Alla fine chi si vantava di essere il campione del mondo non gioca nemmeno in serie B e chi veniva dileggiato come l’intruso della campagna elettorale sta addosso a Zingaretti con 20 giorni di campagna elettorale”.
(A.D.A.)
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