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Attualità

Dal convegno “Turismo Sostenibile” “Nulla si può fare da soli, trasformare le potenzialità in risorse” un asset per lo sviluppo dei territori


 

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“Turismo sostenibile – un asset per lo sviluppo dei territori”

il  convegno dedicato al settore turistico-ricettivo : Trasformare le potenzialità in risorse attraverso i nuovi Fondi SIE 2014-2020  si è svolto a Roma  Giovedì 25 maggio nella  sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro del Senato della Repubblica .

Nel 2017, anno internazionale del turismo sostenibile per lo sviluppo, non possono mancare occasioni di confronto e dialettica finalizzate a conoscere e valorizzare questo importante settore del mercato che – citando la fonte UNWTO-World Tourism Barometer – vede il nostro Paese al 5° posto nel mondo per gli arrivi con 50, 7 milioni di turisti e al 7° per introiti, con ben 39, 4 milioni di dollari.
Coerente con tale mission lo spirito del convegno dal titolo “Turismo sostenibile – un asset per lo sviluppo dei territori”, che si è svolto  giovedì 25 maggio, ore 10:00 presso la Sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro, Senato della Repubblica.

Parole d’ordine di questa cogente idea di “sviluppo” sono state: nulla si può fare da soli, trasformare le potenzialità in risorse. Dalla prima, la necessità – oggi davvero indifferibile –  di fare sistema, di una progettazione integrata di rete tra tutti i soggetti territoriali, pubblici e privati, che tralasci individualismi e autoreferenzialitá, che per troppi anni hanno dominato il settore, portando a frammentarietà e spesso impedendo un proficuo accesso ai bandi europei. Dalla seconda, invece, la scoperta e la valorizzazione delle infinite potenzialità culturali, artistiche ed enogastronomiche della nostra Italia e delle sue regioni, e quindi la trasformazione di questo patrimonio in “risorsa”. Solo così i territori diverranno realmente attrattivi e volano di crescita e sviluppo.

Un vero e proprio imperativo categorico il messaggio emerso dal convegno del  25 maggio: studiare e sfruttare gli strumenti che l’Unione Europea mette a disposizione, evitando frammentazione e dispersione delle risorse comunitarie.

“Questo Convegno organizzato dal Senato della Repubblica nell’Anno Internazionale del Turismo Sostenibile vuole sperimentare un Modello di Progettazione integrato a Rete, da attuare insieme con i soggetti del territorio (regioni, enti locali, associazioni,..) incentrato sulla capacità di costruire un Sistema permanente di accesso ai bandi europei (soprattutto diretti) con la funzione di produrre anche interventi di formazione specialistica orientata alle nuove figure operanti nel settore turistico”, le considerazioni della Sen. Maria Spillabotte, Vice Presidente Commissione Lavoro, Senato della Repubblica.

“Questo modello unitamente all’entrata in vigore e alla diffusione dei nuovi fondi europei SIE 2014-20 (Strutturali d’Investimento Europei), pone in strettissima relazione il loro utilizzo con la creazione di un sistema turistico ricettivo del nostro Paese improntato ad elevati standard di qualità, in linea con gli altri Paesi UE; inoltre, si deve riscontrare la mancanza ad oggi di un modello che permette una programmazione territoriale sui fondi europei maggiormente sistematica a livello locale e pensata in modo sostenibile e compatibile con l’ambiente. Un modello simile permetterebbe di soddisfare una maggiore integrazione tra risorse comunitarie, progettazioni e sviluppo locale, elementi centrali nell’architettura dei fondi proposta dall’UE, ponendosi come valido supporto per i decisori pubblici nelle differenti realtà territoriali regionali”.

Occorre dunque potenziare e perfezionare la gestione della ricettività e la capacità di intercettare risorse, affinando sempre più il processo di marketing sul territorio e migliorando l’offerta dei servizi: “quando si parla di turismo sostenibile, si parla di qualità dei servizi, sia pubblici che privati. È fondamentale comunicare e diffondere una vera e propria cultura dell’eccellenza e, attraverso visioni innovative e operazioni di co-marketing territoriale, far conoscere il bagaglio naturale, tradizionale ed eno-gastronomico del nostro paese. Queste idee devono essere faro anche nel mondo dei barman, aperto alle visioni più innovative ma al contempo profondamente legato a un immaginario di tradizione che caratterizza questo mestiere tanto antico“, afferma Alessandro Bernardi, Vicepresidente A.B.I. Professional.

Una sfida per l’Italia, chiamata ad essere competitiva in un settore del tutto strategico per il Sistema Paese: “Le potenzialità offerte dal Settore Turistico in Italia sono ampiamente dimostrate e tutte le fonti ufficiali confermano che ci troviamo dinnanzi ad un settore che può diventare trainante nei prossimi anni anche grazie ad un migliore e puntuale utilizzo delle risorse comunitarie dirette 2014-2020”, dichiara Roberto Turi, esperto monitoraggio fondi europei e analista politiche pubbliche, Università Sapienza Roma.

“Si stima che nel 2017 le presenze nelle strutture ricettive in Italia supereranno i 415 milioni, considerando che le presenze registrate fino a marzo, sempre 2017 (dati Istat) sono pari a 102,2 milioni. Un dato in crescita dal 2014 e che supera i livelli pre-crisi del 2007. Da una recente studio pubblicato da Unioncamere Excelsior nel 2016 la provenienza dei turisti nel nostro Paese è prevalentemente italiana per il 51,4% del totale, con quote rilevanti dalla Lombardia (14,4%), dal Lazio (11,4%), dalla Toscana (8,8%), dall’Emilia Romagna (8%) e dal Veneto (7,9%). Un trend in crescita dal 2015 ma che non ha ancora raggiunto i livelli pre–crisi (dati Istat). Gli stranieri, anche essi in crescita costante dal 2010, pari al 48,6% del totale turisti, provengono per lo più dalla Francia (18,2%), dalla Germania (17%), dalla Russia (13,5%) e dal Regno Unito (9,8%).

Il settore del turismo in senso ampio, con alberghi, servizi turistici, servizi di ristorazione e bar, conta al 31 dicembre 2016, circa 200.000 imprese e 906.000 lavoratori dipendenti. Le assunzioni avute nel corso del 2016 nel settore del turismo sono quasi 179.000, di cui 64.000 sono nelle attività core business e 115.000 nella ristorazione. Il turismo offre quindi un contributo di tutto rispetto all’incremento dei livelli di occupazione, con una quota di occupati pari a quasi il 9% del totale dei lavoratori dipendenti dell’industria e dei servizi. Tra il 2015 e il 2020 il numero dei dipendenti dovrebbe aumentare a un tasso medio annuo dello 0,6%, così da raggiungere nel 2020, rispetto al 2008, una crescita complessiva del 28%”.

Sono intervenuti:

Maria Spilabotte, Vicepresidente Commissione Lavoro Senato della Repubblica Italiana

Andrea Marcucci, Presidente Commissione Istruzione pubblica e Beni culturali Senato della Repubblica

Roberto Turi, Esperto di monitoraggio dei fondi europei e analista di politiche pubbliche

Marco Pini, Esperto di Mercato del Lavoro e analista di politiche pubbliche

Annamaria Arcese, Esperto di tecnologia dei sistemi nel settore turistico

Vincenzo Ceniti,  Segretario Generale Unionturismo

Emilia Vitullo, Vice Presidente Nazionale Unionturismo

Carlo Romito, Presidente Nazionale Solidus

Alessandro Bernardi, Vicepresidente A.B.I. Professional

Manuel Libertucci  Presidente ADA Lazio

 

u.s.

 

nadiacantelli

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