A settembre, per Istat, coerentemente con un quadro economico che evidenzia ancora segnali di vivacità, l’occupazione è tornata a crescere (+46mila unità su agosto) dopo un bimestre negativo.
L’incremento degli occupati si è associato ad un marginale aumento dei disoccupati, il primo da novembre dello scorso anno.
Permangono le difficoltà del lavoro indipendente, all’interno del quale gli occupati scontano una perdita di 173mila unità rispetto a febbraio 2020, mentre il saldo è positivo per i lavoratori dipendenti, sia a termine sia permanenti.
È da considerare favorevolmente la crescita della produttività del lavoro nei primi nove mesi dell’anno in corso: se il PIL è cresciuto del 4,6% tendenziale, gli occupati aumentano del 2,6%, con un guadagno di prodotto pro capite.
In negativo va, invece, letta, la mancanza di crescita, anche per cause demografiche, delle forze di lavoro nel complesso, che da circa un anno oscillano attorno a valori poco superiori ai 25 milioni di unità.
Questo il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio ai dati Istat di oggi.
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