Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo:
Si legge sulla stampa locale che comuni limitrofi di Anzio vanno via via adottando la pratica del compostaggio privato; una pratica che può comportare un risparmio reale dei costi di smaltimento che varia dal 20 al 40% in base alla conformazione della struttura abitativa e commerciale della zona ove viene praticata. In una città come Anzio, a bassa intensità di edificazione, l’attuazione del compostaggio domestico o condominiale è estremamente facile e proficua sia per risparmio effettivo e sia per l’aspetto educativo nei confronti di un utenza che ha gettato e getta rifiuti in strada con grande assiduità. Per anni la componente verde prodotta, in grossa abbondanza nel comprensorio di Anzio, è stata smaltita come indifferenziata perché, per anni, il Comune di Anzio, anche di fronte ad insistenti richieste del sottoscritto, ha rifiutato che essa venisse prelevata regolarmente come frazione autonoma. La già piu volte sollecitata richiesta di attuazione del compostaggio ad Anzio è stata ignorata da un’Amministrazione che ignora spesso le istanze ed evita anche di riscontrarle. Uniti Per l’Ambiente, che ha in atto un progetto pilota gestito dal Comitato per la Difesa del Territorio, ha inteso ancora sottoporre la seguente richiesta formale di attuazione del compostaggio domestico, sollecitato in piu occasioni dalla Regione Lazio e previsto in ambito contrattuale.
Al Dirigente dell’Ufficio Ambiente
Come è noto, tra le pratiche virtuose piu applicate nella gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani quella del compostaggio è certamente la piu efficace e quindi la piu raccomandata ed incentivata anche sul piano istituzionale. Considerando che, come da statistiche consolidate, la frazione organica rappresenta il 41% del totale in peso dei rifiuti differenziati, appare evidente quale possa essere il forte risparmio economico e quale possa essere il valore ambientale se si potesse eliminare, senza conseguenze negative, tale grande quantità di rifiuti dal cumulo di quelli da smaltire. Lo stesso smaltimento industriale di tali rifiuti comporta un forte impatto sull’ambiente in cui avviene e comporta conseguenze negative per le produzioni residuali. L’unica modalità con cui smaltire i rifiuti organici ad impatto zero, con una produzione residuale da reimpiegare a livello locale e quindi nulla, è quella del compostaggio domestico o di comunità. Molti comuni, in cui è strutturalmente vantaggioso praticarlo e che sono amministrati in modo oculato, hanno adottato il compostaggio domestico con forti risparmi economici e validi risultati sul piano ambientale ed educativo. Se puo apparire piu complicato praticare tale attività in grossi agglomerati urbani essa è estremamente semplice in contesti a ville, villini e piccole palazzine come è in gran parte strutturato il tessuto immobiliare di Anzio in cui si stima che il compostaggio domestico possa essere praticato per oltre l’80% delle unità immobiliari abitate. Non sono chiare le ragioni per cui il Comune di Anzio abbia, negli anni, acquistate migliaia di compostiere domestiche e, nonostante disponga di un regolamento specifico per tale pratica, non l’abbia messa in atto e quindi non abbia risparmiato la somma notevole pagata per il trasporto e lo smaltimento. Anche il contratto in atto prevede la fornitura di 2000 compostiere ma, nonostante che tale attività sia chiaramente menzionata nello strumento contrattuale, anche a livello di ipotesi con compostiere di dimensioni maggiori, nonostante inviti e solleciti siamo stati inoltrati anche da chi scrive, nella direzione di una razionalizzazione e del risparmio, non risulta che un piano di attuazione sia in corso. Un’iniziativa volontaristica è in atto da parte del Comitato per la Difesa del Territorio con il supporto del Consorzio Lido dei Pini con la formazione di un gruppo di compostatori che utilizzano vecchie compostiere di proprietà comunale e ciò da il segno che esiste la disponibilità a sviluppare tale pratica virtuosa, nonostante la carenza di iniziativa da parte istituzionale. Risulta che tale comitato, che aderisce al questo coordinamento, continui nella sua attività con l’intento di lasciarne il prosieguo all’iniziativa che Codesto Comune dovrebbe prendere con la creazione di un albo compostatori e con la definizione di uno sconto della TARI da applicare a coloro che effettivamente pratichino il compostaggio e riducano effettivamente la propria produzione di rifiuti da smaltire. Si invita, pertanto, Codesta Amministrazione Comunale a dare corso alla formazione dell’albo dei compostatori ed a definire la quota di riduzione per coloro che praticheranno il compostaggio con esiti positivi verificati. Al fine di facilitare l’attuazione di tale richiesta si invita il Comitato Per la Difesa del Territorio a dare la collaborazione iniziale all’attività che il Comune vorrà porre in atto.
Si prega di dare riscontro anche negativo a questa istanza.
Saluti cordiali.
Dr. Sergio Franchi
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