Il Comune di Ciampino ha deciso di destinare tutti i rifiuti indifferenziati per il 2025 alla Ecosystem di Pomezia tramite una procedura negoziata senza bando pubblico, per un valore di 1,2 milioni di euro.
Come riporta oggi il quotidiano online Etruria News, la motivazione fornita è la presunta “assenza di concorrenza per motivi tecnici”, come previsto dall’articolo 76, comma 2, lettera B, del Decreto Legislativo n. 36/2023. Questa scelta è stata ufficializzata il 29 novembre scorso.
La collaborazione tra Ciampino ed Ecosystem non è nuova. Anche nel 2024 il Comune ha optato per la stessa società, confermando un contratto di servizio simile. Nella stessa deliberazione del 29 novembre 2023, il Comune ha lodato l’“accurata esecuzione” del contratto in corso, stipulato il 21 maggio 2024, valido fino al 31 dicembre 2024.
Un punto critico sollevato riguarda l’affermazione del Comune sull’assenza di concorrenza. Tuttavia, secondo l’Ufficio Pianificazione Rifiuti della Regione Lazio, non sussiste alcun monopolio. In una nota del 7 ottobre scorso indirizzata al Comune di San Cesareo, l’Ufficio ha evidenziato che nell’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) di Roma e Provincia, i municipi possono scegliere tra due aziende: Ecosystem di Pomezia (TM) e Porcarelli di Roma (Roccacencia) (TM).
La vicenda assume contorni singolari quando si scopre che Federica Giglio, responsabile dell’Ufficio Pianificazione Rifiuti della Regione Lazio, è anche assessore all’Ambiente, Igiene Urbana ed Economie Circolari di Ciampino. Questo doppio incarico, ricoperto da due anni, solleva interrogativi sulla potenziale sovrapposizione di ruoli e conflitti di interesse.
Un ulteriore elemento di discordia riguarda la classificazione dell’impianto Ecosystem. Nella nota inviata al Comune di San Cesareo, l’Ufficio Pianificazione lo definisce come un impianto di Trattamento Meccanico Biologico (TMB). Tuttavia, i documenti del Comune di Ciampino del 29 novembre sostengono che si tratti di un semplice impianto di Trattamento Meccanico (TM). In effetti, la trasformazione dell’impianto in TMB è ancora in fase di collaudo e sarà operativa solo da marzo 2025.
Federica Giglio, ingegnere di formazione, ha iniziato la sua carriera nel Comune di Albano Laziale, lavorando per 10 anni accanto a Luca Andreassi, ex delegato ai rifiuti. Dal 2013 al 2022 ha diretto l’Ufficio Ambiente-Rifiuti di Albano durante i mandati dei sindaci Nicola Marini e Massimiliano Borelli, entrambi esponenti del Partito Democratico.
Nel 2022, è stata trasferita all’Ufficio Pianificazione Rifiuti della Regione Lazio, dove è diventata il braccio destro di Wanda D’Ercole, dirigente di lunga esperienza.
Il caso Ciampino-Ecosystem apre interrogativi sulla trasparenza delle scelte amministrative e sulla reale presenza di concorrenza nel settore dei rifiuti. La duplice posizione di Federica Giglio e le discrepanze tecniche segnalate non fanno che alimentare dubbi e perplessità. Resta da chiedersi: chi beneficia realmente di questa situazione?
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