“Il 7 ottobre del 2020, ho avuto modo di commentare la giusta presa di posizione dello storico sindaco di Ciampino – il comunista Tonino Rugghia – circa la morte assistita che la Giunta di destra di Ciampino stava attivando per le strutture culturali, la prima su tutte, la biblioteca comunale”, così esordisce il Presidente di Bibliopop, ora candidato nella Lista PCI per le regionali del Lazio. Diceva Rugghia: “L’amministrazione comunale pensi al bene pubblico e accolga la richiesta di tanti giovani e associazioni che si mettono a disposizione per contribuire alla gestione degli spazi comunali per la cultura.”. “Purtroppo, – continua Santinelli -, siamo dovuti reintervenire su un tema analogo il 10 marzo 2021, quando abbiamo dovuto denunciare: “Noi che non siamo neppure cittadini di Ciampino, ma semplici vicinissimi confinanti pur se un tempo in unica area amministrativa, ci sentiamo colpiti e danneggiati da quella che è una denuncia pubblica vista in queste ore sui media locali. Ci riferiamo al fatto che un suo provvedimento amministrativo ha dato attuazione con lo sfratto della locale Pro Loco; e, come se non bastasse, l’ha fatto eseguire con tanto di suppellettili, strumenti d’uffici, archivi e libri, caricati fisicamente e portati al macero o in discarica!”. Ora, in questi giorni, anche due giovani Fabrizio Giannese di Ciampino, e Melissa Enderle di Cava dei Selci, entrambi candidati alla Regione Lazio nella Lista comunista, si uniscono a Santinelli nel denunciare l’ennesimo attacco alla cultura compiuto dalla destra proprio per bocca dell’ex sindaco Ballico bocciata nelle urne! “Infatti – additano i tre candidati del PCI – la candidata di destra scrive in pubblico sui social: “Per la prima volta vado al nuovo Burger King ……. dopo tutte le polemiche oggi abbiamo i parcheggi, un ponte di 14metri e un’area riqualificata dove prima c’era un parcheggio sterrato e poi …. vedere i ragazzi felici per un nuovo posto dove incontrarsi non ha prezzo”. Cioè, mettere edifici/paninoteche, al centro di rotatorie, ed indicarli come luogo di incontro per ragazzi, non menzionando alcuna opzione culturale, va inteso come modello per tutta la Regione Lazio? Ma è solo povertà valoriale o c’è del marcio nel guidare la politica da destra in questa Regione? Noi comunisti combatteremo – chiudono Giannese, Enderle e Santinelli – ogni regressione sul fronte culturale; così come auspichiamo che i tanti giovani intelligenti, pur frequentando i fast food non li concepiscano in alternativa a cultura e biblioteche, ma semplicemente come un differente momento dei loro comportamenti aggregativi”. Del resto, i candidati comunisti sono nella scia dei capisaldi che Sonia Pecorilli, candidata Presidente della Regione per il PCI, che ha già rimarcato i punti cardine: Pace, Lavoro, Sanità, Cultura e Ambiente.
Comitato regionale del Lazio – Federazione Metropolitana di Roma
Coordinamento PCI Castelli romani
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