Di Ruggero Alcanterini
SEBASTOPOLI – L’assedio delle forze alleate alla roccaforte russa di Sebastopoli durò giusto un paio d’anni, tra 1854 e il ’55 e alla fine tutto si risolse con una bella “vittoria di Pirro”, posto che gli sconfitti la distrussero prima di abbandonarla. Ecco, nella notte pensando al nuovo scontro, che si profila nell’Italico Parlamento, al voto sul report che terrà il Ministro Bonafede sullo stato della Giustizia e sognando di questa infinita battaglia, che fu chiave della Guerra in Crimea e che ebbe una replica nel 1941-’42 nella Seconda Guerra Mondiale, nonché adesso sanzioni comunitarie per l’ennesimo ritorno in campo dei Russi, penso che, come per Sebastopoli, conteremo alla fine vittime più o meno illustri, feriti, prigionieri e soprattutto rovine
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