Bonus elettrodomestici, ecco come funziona e come richiederlo: il metodo è rivoluzionario e sarà privilegiato il made in Italy
Se stai pensando di cambiare lavatrice o frigorifero, questo è il momento giusto per farlo. È arrivata una novità concreta e attesa: cambia tutto per il bonus elettrodomestici, che adesso diventa davvero accessibile. Basta click day, basta corse contro il tempo: ora lo sconto sarà direttamente in fattura.
La modifica è arrivata dalla commissione attività produttive della Camera e porta la firma di Silvio Giovine, deputato di Fratelli d’Italia. Una semplificazione che punta a far respirare sia le famiglie che le imprese italiane. Il nuovo meccanismo prevede uno sconto automatico in fattura pari a 100 o 200 euro in base all’ISEE del nucleo familiare. E niente più rincorse ai portali nei minuti iniziali del bando: il famigerato “click day” è finalmente superato.
Il contributo sarà gestito tramite PagoPA e potrà arrivare fino al 30% del costo d’acquisto, con un tetto massimo che resta 100 euro, oppure 200 euro per chi ha un ISEE inferiore a 25.000 euro. Una misura che strizza l’occhio anche all’ambiente e alla filiera europea: per accedere all’incentivo, bisognerà acquistare un prodotto realizzato all’interno dell’Unione Europea.
C’era un dettaglio che rischiava di mettere in difficoltà le aziende italiane: l’obbligo di acquistare solo elettrodomestici di classe energetica alta. Ma il nuovo emendamento rimuove anche questo vincolo, introducendo una regola più concreta e sensata: l’importante è che il nuovo prodotto abbia una classe energetica migliore rispetto a quello rottamato. Così si incentiva davvero il rinnovo tecnologico, senza spingere le famiglie a scegliere per forza il top di gamma fuori budget.
Una decisione che tiene conto anche della realtà del mercato: molte aziende italiane non producono esclusivamente dispositivi in classe A o superiore, e questo paletto avrebbe potuto tradursi in un boomerang per il tessuto produttivo nostrano. Con questa modifica, si favorisce il ricambio sostenibile, ma senza creare squilibri interni.
Oltre a essere una boccata d’ossigeno per chi deve cambiare un elettrodomestico ormai obsoleto, questa misura può diventare un vero volano per la produzione interna. In un momento in cui l’inflazione e i costi energetici stanno pesando sulle spese domestiche, uno sconto automatico, semplice e sicuro può fare davvero la differenza.
La sfida ora sarà quella di far conoscere il nuovo meccanismo a tutti i potenziali beneficiari. E chissà che questa non diventi la prima di una lunga serie di semplificazioni in un settore spesso reso complicato da troppa burocrazia.
Tu cosa ne pensi? Hai già un elettrodomestico da sostituire? Forse è arrivato il momento giusto per fare il grande passo.
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