Il presidente americano Joe Biden ha utilizzato per la prima volta il termine “Armageddon”, riferendosi a una possibile guerra nucleare in Europa causata dal conflitto ucraino. Tale possibilità viene presa sul serio non solo dagli analisti, ma anche dalla gente comune. Se ne sente parlare nei negozi e nelle conversazioni tra i non specialisti. Segno che la paura è reale, e tutti temono sia questa la soluzione che Putin adotterà per vincere una guerra in cui il suo esercito si è dimostrato inferiore alle attese.
Il leader del Cremlino ha più volte detto che la Russia non può permettersi di perdere questa guerra, pena la privazione del suo status di superpotenza. Ovvia la conclusione. Se le armi convenzionali non bastano, è necessario ricorrere all’enorme arsenale atomico di cui Mosca dispone, pur con tutti i pericoli che ciò comporta.
Verrebbero utilizzate sul suolo ucraino le “armi nucleari tattiche””. In teoria esse hanno un impatto più limitato di quelle classiche. Dovrebbero insomma colpire soltanto obiettivi militari precisi, lasciando intatto il territorio circostante. Ma è proprio così?
In realtà si sa bene che il fall-out nucleare non è mai controllabile completamente, e che la nube radioattiva, per quanto piccola sia, è destinata a espandersi. Ne consegue, tra l’altro, che verrebbe colpita anche la stessa Federazione Russa, che con l’Ucraina ha un vasto confine comune.
Il problema è capire se Putin sia disposto a danneggiare pure il suo stesso territorio. Biden, che lo conosce bene dai tempi in cui era il vice di Barack Obama, ritiene di sì, e invita a non pensare che lo zar moscovita stia solo bluffando. A causa delle sconfitte subite da parte degli ucraini, potrebbe tentare quest’ultima carta, anche se è dubbio che lo condurrebbe alla vittoria. Si rammenti, infatti, che in caso di attacco atomico russo gli USA minacciano di reagire colpendo la Russia con le stesse armi e, a questo punto, diverrebbe assai difficile parlare di “vittoria”.
Notevole il fatto che Biden ricorra a una simbologia di carattere religioso. Armageddon è nominata nella Apocalisse di San Giovanni. Si tratterebbe di “Tel Megiddo”, un luogo in Israele assai vicino a Nazaret. Il testo, incluso nel Nuovo Testamento, ci dice che, alla fine dei tempi, vi verranno convocati tutti i re della Terra per combattere, incitati da Satana, l’ultima battaglia contro Dio. Si tratterebbe quindi della battaglia finale tra il Bene e il Male.
Ovviamente l’immagine ha un forte potere evocativo e, non a caso, ha impressionato parecchio l’opinione pubblica. Al di là della simbologia religiosa, tuttavia, è chiaro che ci troviamo di fronte a un pericolo reale. Putin sta subendo forti pressioni anche da parte dei molti “falchi” che lo circondano e, appena compiuti i 70 anni, potrebbe cedere alla tentazione di precipitare l’umanità in un baratro dal quale sarebbe molto difficile riemergere.
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