I prezzi dei carburanti tornano a sfiorare i 2,5 euro al litro in autostrada, mentre sulle isole minori i listini hanno già abbattuto la soglia di 2,1 euro/litro. Lo denuncia il Codacons, che ha monitorato i listini alla pompa comunicati dai gestori al Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
In base agli ultimi dati pubblicati sul sito del Ministero, la benzina in modalità servito ha già raggiunto quota 2,499 euro al litro sulla A21 Torino-Piacenza, stesso prezzo si registra per il gasolio (sempre in modalità servito) sulla A12 Genova-Sestri. Sulla A1 Milano-Napoli la benzina arriva a costare 2,449 euro/litro, 2,349 euro il gasolio, mentre sulla autostrada A13 Bologna-Padova si spendono 2,399 euro/litro per la verde, 2,456 euro/litro per il diesel. Sulla A22 Brennero-Modena un litro di benzina costa fino a 2,439 euro, il gasolio 2,389 euro. Prezzi elevati anche sulla A14 Bologna-Bari-Taranto (2,392 euro al litro la benzina in modalità servito, 2,449 euro il gasolio) e sulla A15 Parma-La Spezia (verde 2,349 euro, diesel 2,449 euro).
Listini alla pompa in salita anche sulle isole minori: a Capri un litro di benzina raggiunge 2,119 euro al litro, 2,039 euro il gasolio, e va ancora peggio a Ischia, dove la verde costa fino a 2,154 euro al litro.
“Ancora una volta i prezzi dei carburanti tornano ad impennarsi proprio quando aumentano le partenze degli italiani – denuncia il presidente Carlo Rienzi – Rispetto alla Pasqua dello scorso anno la benzina costa oggi il 6,5% in più, con un aggravio di spesa pari a quasi 6 euro a pieno, che rischia di determinare una stangata da complessivi 120 milioni di euro solo per i maggiori costi di rifornimento a carico degli italiani che si sposteranno in auto durante le festività”.