Non c’è pace per gli utenti italiani, che dopo bollette, prezzi e mutui devono ora fare i conti con i rincari dei costi dei conti correnti. Lo afferma il Codacons, commentando i dati forniti oggi da Bankitalia secondo cui la spesa per la gestione di un conto corrente bancario raggiunge i 94,7 euro l’anno.
“Dal girone infernale dei rincari non potevano certo mancare i servizi bancari – spiega il presidente Carlo Rienzi – In particolare la gestione di carte di credito e bancomat, dalle commissioni sui prelievi ai canoni mensili, passando per spese di ricarica delle prepagate, blocco o sostituzione carta, invio dell’estratto conto cartaceo, commissioni di cambio valuta applicate nei casi di pagamenti effettuati all’estero, ecc., risulta sempre più onerosa per i consumatori”.
“Allo stesso tempo, però, si assiste ad un depotenziamento dei servizi bancari sul territorio, al punto che oggi 4 milioni di italiani che risiedono in 3.062 Comuni non hanno a disposizione una banca nel proprio Comune di residenza, e in meno di 10 anni gli istituti di credito italiani hanno chiuso 11.231 sportelli, penalizzando il Sud e le fasce di utenti più deboli come gli anziani” – conclude Rienzi.
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