L’amministrazione comunale intende far chiarezza su quanto emerso, a mezzo stampa nelle ultime ore, relativamente alle attività della cava di via Riserva Nuova. Allo stato, da parte dell’ufficio Ambiente del Comune di Aprilia non è stato autorizzato nessun aumento né di volumi di materiale oggetto delle lavorazioni del sito né della superfice dell’area in questione.
L’azienda operante in via Riserva Nuova, Sacer srl., ha avanzato richiesta di proroga delle attività proponendo una nuova soluzione progettuale in relazione ad una aggiornata quantificazione dei materiali, questo mantenendo inalterati il perimetro di intervento e la quota del fondo cava. L’attività all’interno della cava, in sostanza, produce una quantità di scarti di lavorazione inferiore rispetto alle previsioni, fatto questo che ha richiesto una rimodulazione del lavoro all’interno del sito stesso e delle quantità della pozzolana lavorata. “Rispetto al recente passato da questo punto di vista non cambia nulla, chiarisce il sindaco Antonio Terra, l’azienda operava nel pieno dei suoi diritti e non esistono allo stato elementi ostativi per i quali l’amministrazione non debba concedere proroghe. Non è avvenuto nessun aumento e non c’è stata nessuna nuova autorizzazione. Tra questo aspetto meramente amministrativo e la questione del sito individuato dal commissario Bonsignore Illuminato non vi è nessuna relazione”. Il sito di via Riserva Nuova, inoltre, si trova ad una distanza di un chilometro e mezzo da quello individuato dal provvedimento del commissario ad acta, elemento questo che tiene le due questioni distinte e separate. “Ricordo che in relazione all’ipotesi di una discarica in quel quadrante della nostra città, l’amministrazione, sulla scorta di una decisione del Consiglio comunale ha di recente presentato ricorso al Tribunale amministrativo, ribadisce il primo cittadino, all’interno del ricorso sono state inserite tutta una serie di valutazioni che ci fanno ritenere illegittima l’idea di una discarica in quella zona. La recente proroga alle attività della Sacer non frena l’azione di contrasto all’ipotesi di una discarica sul nostro territorio. In essere non vi è nessuna contraddizione nella strategia del Comune che continuerà a far valere le proprie prerogative in ogni sede senza lasciare nulla al caso. In maniera trasparente, continueremo, come abbiamo sempre fatto a tutelare il territorio apriliano”.
Tra gli elementi ostativi, il ricorso evidenzia nella zona interessata dal decreto la presenza di abitazioni, la presenza di un plesso scolastico nel vicino quartiere Montarelli e la presenza dell’oleodotto Gaeta-Pomezia. L’area individuata dal commissario si trova, inoltre, a ridosso di una zona ad alta vocazione agricola interamente utilizzata per la coltivazione del Kiwi biologico IGP nella quale insiste una vera e propria oasi naturalistica con la presenza di diverse specie animali. Il ricorso, inoltre, fa riferimento anche ad altri vincoli che rendono il decreto irricevibile: quello relativo alla viabilità del comprensorio individuato dal commissario sul quale insite sia una cava che un’azienda agricola di 12 ettari e quello relativo all’approvvigionamento idrico.
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