Anzio: Seminario Cinque Ferite dell’Anima e laboratorio Caviardage
Domenica 4 agosto 2024
𝗦𝗘𝗠𝗜𝗡𝗔𝗥𝗜𝗢 𝗚𝗥𝗔𝗧𝗨𝗜𝗧𝗢
𝗟𝗘 𝟱 𝗙𝗘𝗥𝗜𝗧𝗘 𝗗𝗘𝗟𝗟’𝗔𝗡𝗜𝗠𝗔
𝗜𝗟 𝗣𝗥𝗢𝗧𝗢𝗖𝗢𝗟𝗟𝗢 𝗔𝗣𝗣𝗟𝗜𝗖𝗔𝗧𝗢 𝗔𝗟𝗟𝗔 𝗥𝗔𝗗𝗜𝗘𝗦𝗧𝗘𝗦𝗜𝗔
Le 5 ferite dell’anima sono concetti psicologici e spirituali che descrivono traumi emotivi profondi vissuti nell’infanzia e che influenzano il comportamento e le relazioni degli individui nell’età adulta. Queste ferite sono state approfondite da Lise Bourbeau nel suo libro “Le 5 ferite e come guarirle”.
5. Ingiustizia: La percezione di essere stati trattati ingiustamente, spesso legata a esperienze di favoritismo o di trattamento diseguale. Questo può portare a un forte senso di rabbia e a una ricerca costante di giustizia e equità. Guarire queste ferite implica un percorso di consapevolezza, accettazione e spesso lavoro terapeutico, volto a riconoscere e trasformare i modelli comportamentali e le emozioni negative associati a questi traumi.
𝗟𝗔𝗕𝗢𝗥𝗔𝗧𝗢𝗥𝗜𝗢 𝗰𝗼𝗻 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝘁𝗼
𝗔𝗥𝗧 𝗝𝗢𝗨𝗥𝗡𝗔𝗟
𝗟𝗮 𝗧𝗲𝗰𝗻𝗶𝗰𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗔𝗩𝗜𝗔𝗥𝗗𝗔𝗚𝗘
𝗦𝗰𝗼𝗽𝗿𝗶 𝗶𝗹 𝘁𝘂𝗼 𝗠𝗲𝘀𝘀𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗼 𝗹𝗮 𝗣𝗼𝗲𝘀𝗶𝗮 𝗻𝗮𝘀𝗰𝗼𝘀𝘁𝗮
Caviardage è una tecnica creativa di espressione artistica e poetica che consiste nel “censurare” parti di un testo esistente per far emergere nuove parole, frasi o poesie. Il termine “Caviardage” deriva dal francese ”caviarder”, che significa “censurare” o “annerire”.
l caviardage è un metodo di scrittura artistico inventata da Tom Phillips negli anni 60 del secolo scorso. Questa tecnica consiste nel trovare la poesia nascosta e si basa su questo principio: in ogni pagina si nasconde una poesia, basta solo saperla trovare. Il massimo esponente di questa tecnica è Tom Phillips che è appunto il suo creatore, artista inglese. Sentì il bisogno di creare un nuovo modo di fare poesia ispirandosi al movimento del dadaismo secondo cui ogni forma d’arte deve nascere dal caso. Un giorno Tom Philips entrò in una libreria che vendeva libri di seconda mano, prese un romanzo vittoriano molto noioso e pesante. Quando andò a casa trasformò ogni pagina in un caviardage. Questo libro venne pubblicato negli anni 70, esattamente nel 1973, e racchiudeva addirittura 367 pagine di poesie-illustrate ottenute dalla tecnica del caviardage (oggi l’originale è custodito in un museo).
Il Caviardage®, è stato diffuso in Italia da Tina Festa.
Come si pratica il Caviardage?
1. Scegliere un testo di partenza:
Può essere una pagina di un libro, un articolo di giornale, una rivista, ecc.
2. Leggere attentamente: Leggere il testo attentamente per identificare parole o frasi che risuonano particolarmente o che si desidera mettere in evidenza.
3. Evidenziare le parole chiave:
Utilizzare una matita o una penna per cerchiare o sottolineare le parole o le frasi scelte.
4. Oscurare il resto: Utilizzare un pennarello nero o un altro strumento per annerire o oscurare le parti del testo che non si desidera includere nella nuova creazione. In questo modo, le parole o le frasi evidenziate emergono in un contesto nuovo e spesso poetico.
5. Aggiungere elementi grafici: Se desiderato, si possono aggiungere disegni, colori o altri elementi grafici per arricchire ulteriormente la composizione e darle un aspetto unico e personale.
Creatività: Stimola la creatività e permette di vedere i testi da una prospettiva nuova e originale.
Esplorazione interiore: Può essere un modo per esplorare i propri pensieri e sentimenti in modo indiretto e spesso sorprendente.
Riduzione dello stress: Come molte attività artistiche, il Caviardage può essere rilassante e terapeutico.
Accessibilità: Non richiede particolari abilità artistiche o poetiche, rendendolo accessibile a chiunque.
Il Caviardage è una pratica utilizzata sia in ambito artistico che educativo e terapeutico, poiché permette di esprimere emozioni e pensieri in modo creativo e non convenzionale.
CONNETTERSI CON SE STESSI E LE SENSAZIONI CHE VIVIAMO NELL’ATTIMO PRESENTE.
Utilizzeremo la Radionica, la Radiestesia e la spiritualità dello Sciamanesimo per scoprire i messaggi diretti a noi.
Solo in questo modo le parole riflettono quello che viviamo. Le parole che scegliamo, dentro di noi cominciano
a creare delle immagini. Piano piano la poesia prende forma, la poesia risiede nel sentirsi e nell’ascoltarsi.