DIMISSIONI RANUCCI, I CITTADINI MERITANO CHIAREZZA
Durante l’ultimo consiglio comunale, tenutosi giovedì 17 ottobre, abbiamo chiesto al Sindaco De Angelis di riferire in merito alle dimissioni dell’Assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Ranucci, protocollate dallo stesso giusto il giorno prima. Tutto ciò che abbiamo ottenuto in risposta dal Sindaco è stato un grande classico della destra anziate: “Non so niente”.
Poco chiare anche le spiegazioni ufficiali a mezzo stampa del diretto interessato, che si è limitato a lamentarsi di critiche poco gradite sui social da altri esponenti della sua coalizione e a dire, fra le righe, di non gradire l’atteggiamento “espansionistico” dei consiglieri Roberta Cafà e Roberto Palomba, che i cittadini hanno eletto in consiglio per stare all’opposizione e che invece sono passati in maggioranza, sponda Udc, dopo nemmeno un anno dalle elezioni.
Pochi giorni dopo abbiamo appreso, sempre a mezzo stampa, che lunedì si è tenuto un incontro fra il Sindaco e l’Assessore dimissionario, evidentemente non così convinto della sua decisione visto che secondo i giornali locali avrebbe richiesto di essere reintegrato.
A questo incontro non ha fatto seguito nessuna comunicazione ufficiale, nessuna spiegazione su quanto sta succedendo nell’Amministrazione della nostra città. Ranucci resta fuori e l’unica cosa che De Angelis ha detto ufficialmente la sapevamo già da tempo: Cafà e Palomba, proprio quei consiglieri dell’Udc criticati da Ranucci, sono parte integrante della maggioranza.
A questo punto sentiamo l’urgenza di dire basta a questo teatrino e di chiedere con forza al Sindaco di far capire ai suoi concittadini i veri motivi di tanta agitazione, per rispetto nei loro confronti e per i doveri di trasparenza che la sua carica gli impone. Quello ai Lavori Pubblici è un assessorato fondamentale in un territorio devastato da anni di incuria e non può essere oggetto di giochi di potere. Si tratta poi di un assessorato che è stato fra i più attivi (sul merito della sua attività ci sarebbe forse da dire, ma per il momento sorvoliamo), quindi si capisce ancora meno perché si sia giunti a questo epilogo.
Anzio e i suoi cittadini, almeno quelli che di questi balletti sono stanchi, meritano spiegazioni e chiarezza da parte di un centrodestra che, al di là della facciata, sta facendo ben poco per rimediare ai danni fatti nei venti anni precedenti.
Alternativa per Anzio
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