Amato Scarpellino, da Amici a “Mai violenza” tour contro la violenza e lo stalking

È stato un caso l’incontro con Amato, un appuntamento a cui arrivo con i piedi bagnati dall’acquazzone appena terminato e con un improbabile paio di infradito e lo trovo lì, inaspettatamente, ma con piacere lo intervisto quando vengo a conoscenza del tour che ha in corso sul territorio nazionale, che ha lo scopo di sensibilizzare e contrastare il fenomeno dello stalking contro le donne, ma che il nostro giornale vuole estendere in senso più ampio a tutte le forme di violenza, oltre il genere e il sesso di appartenenza. Il progetto di questo tour, mi racconta, è nato da un’idea di Maricetta Tirrito, che molti conoscono per l’impegno politico, ma che è anche direttore della residenza per anziani I Gabbiani e presidente del Laboratorio Una Donna, i due sponsor che sostengono il tour “Mai violenza” dove mi esibisco accompagnato dal Maestro Bernardo Monti. Con Maricetta ci conosciamo da anni e nei primi giorni di luglio ci siamo ritrovati per caso allo Zoomarine, dove sono impegnato per la stagione estiva, e da lì tutto ha preso corpo. Che effetto fa, da uomo oltre che artista, esibirsi per un tema così scottante e attuale come lo stalking e la violenza sulle donne? Sono cresciuto in una famiglia nella quale non si potrebbe mai neanche immaginare di usare violenza su alcuno, figuriamoci su una donna, per questo motivo comprendo e sento il senso di orrore che si prova quando la si subisce, per questo ho voluto prendere parte al tour che vuole portare visibilità al problema. Un punto importante della questione, aggiunge Maricetta Tirrito, è il termine infibulazione, basti pensare che in caso di reato, nella denuncia viene menzionato come “lesione a livello clitorideo” e solo dopo verifica medica riconosciuto per ciò che è, e questo viene assecondato da alcuni medici di base e consultori. Il mancato riconoscimento del termine è un atto serio, perché rende una pratica, che causa danni permanenti, non punibile in quanto tale. Tornando ad Amato, cosa ti sta portando quest esperienza dai contenuti così intensi? Sicuramente porterò nel cuore gli sguardi e i grazie di quelle donne, giovani e meno giovani, che hanno vissuto sulla loro pelle quest esperienza. Sono donne che mi hanno fatto maturare emotivamente. Ringrazio sempre e mi fanno piacere le fan di Amato Scarpellino di Amici, ma l’emozione che mi lasciano queste donne è molto intensa e con un significato speciale. Sei anche fresco di vittoria in ben due diversi Festival in Romania Si è vero, ho vinto il Festival internazionale George Grigoriu a Braila a giugno di quest anno, l’equivalente del nostro Sanremo e prima ancora, ad ottobre 2014, il Festival internazionale Dan Spataru a Medgidia, davvero una bella soddisfazione. So che ti esibisci anche alla residenza per anziani I Gabbiani, che effetto ti fa questo pubblico speciale? Mi riporta indietro nel tempo, alla mia bisnonna, con la quale sono cresciuto. È una sensazione diversa e unica perché ti rendi conto che non canti per la tua voce, ma canti per farli sentire felici, vederli ballare, ridere, fare tardi con te ed è bellissimo. Gli anziani sono belli perché hanno la genuinità dei bambini. Poi con un’espressione tra il timido e il simpatico mi dice: Ti confesso che se dovessi vedere un altro artista cantare per loro, mi sentirei geloso! Il tour “Mai violenza” toccherà il litorale romano per estendersi dal nord al sud della nostra penisola, per terminare alla fine di novembre.

Manuela Troiani