Nella giornata di oggi Alfredo COSPITO 41 Bis è stato reso ormai un simbolo dalle lungaggini burocratiche unite agli errori dello Stato. Diventato una bandiera viene ormai identificato più per la sigla 41 Bis, come se si fosse allungato il suo nome completandolo così.
La figura di Alfredo COSPITO 41 Bis è caratterizzata proprio da questo regime di detenzione particolare. Anche conosciuta come “la tomba dei vivi” serve a impedire i legami dei detenuti con il mondo esterno. Viene applicato per reati molto gravi: associazione a delinquere di stampo mafioso, situazioni di emergenza, rivolta, terrorismo e comunque nel caso in cui ricorrano gravi cause di ordine e di sicurezza pubblica. Questo speciale regime di detenzione è stato ulteriormente inasprito dopo la tragica strage di Capaci del 1992 con la morte del giudice Giovanni FALCONE, la moglie magistrato Francesca MORVILLO, gli agenti della scorta Rocco DICILLO, Antonio MONTINARO e Vito SCHIFANI. Ci furono inoltre 23 feriti, fra cui gli agenti Paolo CAPUZZA, Gaspare CERVELLO, Angelo CORBO e l’autista giudiziario Giuseppe COSTANZA. Il carcere ancora più duro ovvero il 41 Bis.
Alfredo COSPITO è nato nel 1967 a Pescara. Residente a Torino nel quartiere San Salvario è considerato uno degli elementi di spicco sia nel mondo anarchico torinese sia sembra anche in quello nazionale ed europeo dell’insurrezionalismo. È considerato tra gli ideologi della Fai-Fri (Federazione Anarchica Informale – Fronte Rivoluzionario Internazionale) che rappresenta la falange dura del movimento anarchico. Il suo nome figura nelle inchieste già dal 1996.
Il carcere duro prevede due ore d’aria al giorno, completa solitudine. Niente privacy censura della corrispondenza e controlli asfissianti. 41 Bis ovvero Carcere Duro. Per questo Alfredo COSPITO 41 Bis sta diventando un insieme inscindibile, un simbolo.
Alfredo COSPITO, l’anarchico soggetto al 41-bis, è in sciopero della fame da circa 100 giorni. Oggi 31 Gennaio 2023 poco dopo le 17.30 è stato trasferito dal carcere di Sassari a quello milanese di “Opera”: prende il nome dal Comune di Opera a sud di Milano. Tra le 208 carceri italiane è il più grande, anche reputato uno degli istituti più importanti e sorvegliati di tutta Europa e considerato più adeguato a monitorare le condizioni di salute del 55enne pescarese.
Il Guardasigilli Carlo NORDIO: “Di fronte alla violenza non si tratta, l’ondata di gesti vandalici giustifica il mantenimento del 41bis”. Il ministro degli Esteri Antonio TAJAN ha affermato: “Ci auguriamo che tutti sostengano l’azione del governo contro la violenza”.
Antonio TAJANI ha continuato con delle dichiarazioni. “Abbiamo dato l’allerta immediata alzando le misure di sicurezza, aumentando il numero del contingente dei Carabinieri all’estero e chiedendo la collaborazione con le forze dell’ordine dei paesi che ospitano le sedi diplomatiche”; “gli ultimi 40 giorni che sono stati segnati da attacchi più o meno gravi contro sedi diplomatiche e contro funzionari diplomatici”; “la Farnesina è impegnata a tutelare le sedi diplomatiche in tutto il mondo”. Afferma ancora: “c’è stato un crescendo di attacchi terroristici o solo dimostrativi contro il personale dello Stato e questo è odioso perché si tratta di servitori dello Stato che sono stati minacciati e sedi in territorio italiano anche se all’estero”. Il capogruppo FdI Giovanni DONZELLI in Parlamento: “La mafia usa COSPITO sul 41 bis e la sinistra lo incoraggia”. In questo modo le dure parole hanno fatto infuriare le opposizioni facendo scoppiare in aula la bagarre.
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