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Ardea

Ardea al voto , domenica 25 giugno ballottaggio tra Cugini e Savarese , intervista a Mario Savarese candidato a sindaco per il movimento 5 stelle

 

Oggi pubblichiamo,  alla vigilia del voto ,  in due diversi articoli le interviste dei due protagonisti del ballottaggio di domenica prossima che eleggerà il Sindaco di Ardea, abbiamo programmato un’intervista esclusiva a ciascuno di loro in due diversi articoli .


 PER ARDEA,TRUMP GENERATION E MACRON PROFILE CUGINI E SAVARESE, DIVERSI MA SIMILI

Ardea è la dimostrazione della tesi che il cambiamento non sta   nell’età ,  perché i cittadini hanno scelto per il ballottaggio due candidati sindaco con  i capelli bianchi, con  esperienza , Alfredo Cugini e Mario  Savarese .

Gli abitanti di Ardea, hanno espresso un voto per due competitor al ballottaggio, che vantano la cosiddetta esperienza di vita. Elettori  di fronte alle tante problematiche e che  hanno scelto per il confronto due persone della generazione Trump.

Adesso si assiste nel mondo a differenti versioni di leadership alla Macron , che ha comunque una moglie di generazione Trump e  leader scelti, tra i quali Trump, non più votati nella logica del rinnovamento generazionale,  ma della innovazione dei programmi.

In questi giorni appaiono sulla stampa anche nuove strategie del Movimento 5 Stelle per preparare la squadra di governo nazionale . Grillo sta pensando a riformare le proprie squadre, escludendo gli eletti  dalla fortuna del voto di protesta di massa. Lui sta pensando a persone che non sbagliano congiuntivi, che si dichiarino meno  e che non siano solo protesta, ma proposta. Soprattutto che abbiamo esperienza per poter affrontare i  problemi di gestione delle amministrazioni con i loro governi.

La Casaleggio associati, sembra cercare candidati diversi da quelli eletti finora. A questi ultimi sembra chiedere un passo indietro, anche se come possiamo immaginare loro non sono molto in accordo. Molti di questi, prima delle elezioni, erano disoccupati , senza una professione, hanno quindi  iniziato a lavorare in politica con previlegi e stipendi, che se non li avessero più…  Se queste sono le nuove  strategie, allora Ardea può  essere senz’altro  la capofila e l’esempio del ripensamento a “cinque stelle” , perché Mario Savarese , il candidato a Sindaco per il Movimento, in pensione , si ritrova candidato , scelto dai ragazzi del meet up , che lo hanno sospinto verso un cammino molto spigoloso, per il quale servono conoscenza, equilibrio ed esperienza.


A seguire l’intervista

 

Com’ è nata la candidatura della Sua persona?

Non è autoproposta, l’hanno scelta i ragazzi del Meet Up, anche se io avevo espresso l’opinione che servisse una persona più giovane e avevo anche indicato chi, ma non se la sono sentita, perché la responsabilità di governo è veramente alta.

Ce ne siamo accorti perché abbiamo studiato tantissimo la situazione di Ardea per 5 anni. Noi conosciamo i bilanci a menadito. Conosciamo tutto di questa amministrazione, noi siamo stati i più presenti al Consiglio Comunale, non siamo mancati ad una riunione dal 2012 ad oggi. Siamo stati molto più presenti degli eletti e questo ci ha consentito di acquisire sul campo esperienza. Sappiamo che sarà un cammino molto difficile.  Ecco perché tanti, più giovani di me,. hanno preferito dar fiducia ai miei capelli bianchi

Si sceglie il saggio del villaggio ?

Questa sarà l’unica esperienza, non solo per età, ma perché non c’è la politica nel mio avvenire. Nel mio futuro cerco la tranquillità.  La stessa che sto cercando ora in questa esperienza politica e che spero di trovare per trasmetterla oltre ai cittadini, anche ai miei figli e i miei nipoti, che hanno deciso di trasferirsi qui.  Io mi sono ritrovato qui per raggiungere loro.  Mi sono trasferito ad Ardea per loro, per stare con loro.  Quando sono andato in pensione li ho raggiunti. Ho lasciato Roma per venire qui, dopo frequenti periodi di lavoro in giro per il mondo. ( Ho vissuto e lavorato negli Stati Uniti, ci sono stato mesi, ma non solo negli stati uniti, un po’ anche in tutta Europa). Quando sono arrivato qui ad Ardea poi è arrivato anche l’ amore per questo territorio, quando mi sono reso conto delle bellezze e potenzialità che non vengono espresse da questo territorio.

Cambiare davvero? Cosa Significa? Quali sono i servizi per i quali il suo Movimento intende dei cambiamenti.

 

Cambiare per invertire questo declino che stiamo vivendo ad Ardea, sia in termini economici che in termini di vivibilità.

Ad Ardea non esistono opere di urbanizzazione adeguate alle esigenze dei cittadini. il nostro DUP (documento unico di programmazione) non riporta questo dato perché se lo riportasse scopriremmo che ad Ardea potrebbero vivere al massimo la metà della popolazione attualmente residente. Per legge ogni cittadino dovrebbe avere a disposizione oltre 16 metri quadrati di servizi costituiti da scuole parcheggi aree a verde e campi sportivi. Ad Ardea ne abbiamo la metà di quanti ce ne dovrebbero essere. E non consideriamo il fatto che l’anagrafe conta oggi 50.000 residenti ma realmente in questa città vivono in media durante l’anno più di 65.000 persone – sono oltre 150.000 in piena estate. Dal 1950 ad oggi Ardea ha raddoppiato la sua popolazione ogni dodici anni – un incremento insostenibile senza opere di urbanizzazione adeguate.

Affrontando un problema di grande attualità, i rifiuti, vediamo che Ardea produce meno rifiuti pro capite della media nazionale e questo è un indice assai importante che dimostra la scarsità del benessere che ci contraddistingue. Pur tuttavia i rifiuti prodotti nel periodo estivo, a causa dell’incredibile aumento di popolazione, sono in quantità esuberante rispetto a quanto la ditta che li raccoglie sia dimensionata a trattare. Questo si riverbera in disservizi che creano disagi e degrado.

Il nuovo appalto sbloccato dal Commissario Prefettizio prevede altri strumenti di raccolta peraltro oggi molto utilizzati come i centri mobili di raccolta differenziata e le isole ecologiche.

L’incredibile aumento della popolazione ha creato un altro problema, quello dei posti nel cimitero. La passata amministrazione ha assegnato la gestione a una società esterna del settore approvando un project financing, che da una parte, sembra alleviare e risolvere le problematiche al comune, dall’altra con questo sistema di outsourcing non entrano i relativi proventi dei pagamenti delle assegnazioni dei loculi alle Casse Comunali che tanto utili sarebbero stati a finanziare la realizzazione di opere pubbliche.

Nei calcoli annuali di entrate al comune dalla voce cimiteri, con questo sistema in esterno, mancano 800 mila euro annuali da destinarsi a strade scuole servizi primari per il cittadino. Se non si fa pianificazione, ci si trova sempre carenti di servizio. Altro project financing è stato assegnato alla Hera Luce con un’ appalto ventennale per l’installazione di 3.196 lampioni in tutta la Città con plafoniere a LED.  L’Hera Luce sostiene nel progetto che il Comune avrà un 50 per cento di risparmio.

Il progetto prevede un forte risparmio nei costi di energia elettrica – circa il 50% appunto – ma a godere di questo vantaggio per vent’anni sarà solo la ditta che gestirà il servizio mentre il comune continuerà a spendere praticamente la stessa cifra. Nessun risparmio reale dunque se non un colore diverso delle luci che saranno bianche anziché gialle come quelle ai vapori di sodio. Neanche un lampione in più degli attuali. Se il progetto fosse stato gestito in house l’investimento sarebbe stato ammortizzato nel corso di sei anni e da quel momento in poi si sarebbe potuto, con il risparmio ricavato, investire in nuova illuminazione stradale per le decine e decine di strade che ad Ardea sono ancora al buio.

Denotiamo che nell’accordo con il Comune di Ardea la Hera Luce ha inserito una durata superiore di due anni rispetto ad altri comuni, come a Rho, in provincia di Milano, con i quali la ditta ha realizzato un progetto praticamente identico a quello proposto ad Ardea, con un accordo che prevede 18 anni di durata, anziché i 20 di Ardea e al 40 per cento in meno del costo. In cambio dell’accordo, abbiamo ottenuto delle telecamere, cosiddette “intelligenti”, di video sorveglianza. Questi contratti come il bando dei rifiuti sono stati portati avanti dal Commissario Prefettizio, quindi, anche in caso di vittoria, non potremo più toccarli.

Con questo sistema di project financing volevano anche costruire un parco a tema dal nome fantasioso “happy park”, che io ho soprannominato “Happy Pork”, perché la ritengo una “porcata”, che doveva nascere e svilupparsi davanti ai depuratori di Via Bergamo.  Per la sua realizzazione servivano svariati ettari di terreno da convertire da agricolo in edificabile a scopo industriale, con un aumento del valore del terreno di svariate decine di milioni di euro.

Dovevano costruire lì un’attività ricettiva; c’è da chiedersi: perché fare ad Ardea un parco a tema così anomalo? Si proponeva la realizzazione di un piccolo teatro, di un albergo da trecento posti letto, un laghetto con mezzo battello tipo Mississipi, una casa rovesciata, una zona dedicata alle Harley Davidson e un’ altra dedicata allo Sbarco su Anzio. Cento posti di lavoro assicurato ai dipendenti, un piccolo centro commerciale e un’area picnic. Sulla carta tutto molto carino ma costruito, utilizzando esclusivamente container navali; una tecnica di riutilizzazione messa in opera anche altrove, facili da montare e facili da rismontare. A noi questo progetto è sembrato essere stato ben ideato ma destinato al fallimento.

Quali sono i degradi maggiori ad Ardea?

Tutti possono vedere con facilità in moltissime zone la mancanza di acqua potabile, del sistema fognario e la scarsissima manutenzione e pulizia delle strade, che inoltre sono invase da erbacce o sono piene di buche. Si, questo è quello che percepisce la gente.

Parliamo di cultura, archeologia e storia di Ardea.

Tra le persone che stiamo pensando di mettere in squadra ci sarà una figura importante dedicata espressamente alla cultura, all’arte ed all’archeologia. Tempo fa organizzammo un incontro cittadino dove parlammo appunto di urbanizzazione e di turismo e di Archeologia; in quell’occasione uno dei relatori, il nostro amico Giacomo Castro dell’associazione Latium Vetus, chiarì quanto sia importante investire in cultura in un comune ricco di storia come il nostro. Investire non per ricavarne un utile diretto perché la cultura è un costo e tale deve rimanere. Il ritorno di questi investimenti sono indiretti e si misurano in minor degrado, turismo e vivibilità del territorio. La cultura è un investimento naturale di primaria necessità.

Spesso vengono tagliati i costi delle voci sport, cultura, inclusione, sicurezza, protezione civile.  Siamo in un territorio ad alto rischio sismico.  Dopo 50 anni è stato finalmente approvato il piano di emergenza comunale. Sono passati oltre sei mesi e i cittadini non ne sono ancora stati degnamente istruiti. Non è stata prodotta e divulgata alcuna informazione e perfino non sono state ancora installate – per mancanza di fondi dicono – le paline segnaletiche nei punti di raccolta cittadini. Incredibile.

Non abbiamo previsto fondi adeguati per la protezione civile, per i piani di evacuazione.  Ricordiamoci sempre che il terreno di Rio Verde sotto la Rocca è ad alto rischio idrogeologico e l’intero territorio ad elevato rischio sismico.

Facciamo l’ipotesi di essere oggi al 26 giugno, al dopo ballottaggio, vince il competitor, cosa dice ai suoi elettori ?

Grazie, perché ci daranno l’opportunità di fare un grande lavoro all’opposizione. Perché Ardea è cambiata. Comunque vada è cambiata. Si percepisce tra la gente e per le strade, anche se ci votano 1 su 3 e quel voto sarà determinante per dare una svolta all’amministrazione cittadina, anche se dovesse vincere Cugini. La campagna elettorale è stata una campagna molto pacata, di grande rispetto fra tutti noi candidati. Belle persone in lizza per il posto di Sindaco, elementi molto validi. Persone della società civile che finalmente si sono fatte avanti. Faccio riferimento a Luca De Vita, persona molto preparata, che si è avvicinata per la prima volta alla politica. Lui e i suoi hanno un progetto preciso. Alcuni di loro stavano con noi dentro i Meet Up di Ardea, hanno iniziato questo percorso per tracciare una strada, un progetto per il futuro. Non è stata un’esperienza che si esaurisce, ma un’ esperienza che inizia ora. le premesse sono ottime e spero continuino così, perché sono veramente ragazzi in gamba. Magari o forse sicuramente collaboreranno con noi.

Nadia Cantelli

 

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