La guerra in Ucraina non sta uccidendo solo civili ma anche animali indifesi. Sono infatti almeno 5000 i delfini che risultano morti nel Mar Nero. Biologi marini ed ecologisti dei paesi della regione del Mar Nero stanno lanciando l’allarme, poiché i delfini muoiono in massa per il quarto mese consecutivo. Ivan Rusev, uno scienziato ambientale del Parco naturale nazionale degli estuari del Tuzly in
Ucraina, stima che almeno 5000 delfini siano morti nel Mar Nero tra marzo e luglio. Questo numero è tre volte superiore rispetto ai dati prebellici, secondo Rusev. I delfini usano l’ecolocalizzazione, nota anche come sonar, per comunicare, trovare cibo e navigare. Il costante rumore subacqueo causato dai sottomarini della flotta russa del Mar Nero oltre alle esplosioni, sta causando traumi acustici ai delfini, paralizzando questo vitale sistema di ecolocalizzazione. Di conseguenza, i delfini muoiono in numero maggiore poiché hanno difficoltà a trovare cibo e diventano suscettibili a virus e parassiti a causa del sistema immunitario indebolito. Poiché le navi da guerra russe utilizzano il Mar Nero per lanciare missili sul territorio ucraino, si prevede che il declino continuerà, con effetti devastanti sull’ecosistema del Mar Nero. Se prima dell’invasione totale della Russia il 24 febbraio, i biologi registravano tracce di reti sui corpi di delfini morti con le pinne tagliate da pescatori e bracconieri, ora si trovano intatti. “Non l’ho mai visto prima. Questo è qualcosa di assolutamente nuovo e terrificante per gli scienziati”, ha detto Rusev al Kyiv Independent.