La formulazione da parte della Commissione di un preventivo di spesa formò oggetto di lungo e approfondito esame. Fu peraltro riconosciuto che la Commissione non poteva stendere un preventivo di spese nel senso tecnico dell’espressione. Pur adoperando, infatti, la più prudente cautela, non si poteva approntare una seria previsione di spese su un programma di manifestazioni ancora incerto, e su un piano organizzativo ancora in corso di studio.
Precisato, quindi, che non si poteva fare una valutazione finanziaria delle varie esigenze invocate dalle singole Federazioni, la Commissione tuttavia ritenne di fornire alla Giunta Esecutiva del C. 0. N. I, tutti quegli elementi che avrebbero potuto, comunque, contribuire alla elaborazione del piano finanziario.
Ma, prima di scendere ai dettagli, la Commissione ritenne di dover richiamare l’attenzione del C.O.N.I. sull’opportunità di tenere ben separate le erogazioni destinate alla costruzione di impianti da quelle direttamente investite dalla gestione organizzativa dell’Olimpiade. Infatti, alla Commissione apparve opportuno respingere la diffusa opinione che gli impianti in progetto e in corso di costruzione in Roma fossero richiesti dalle sole necessità olimpiche: ovviamente, la costruzione di determinati impianti indispensabili per le manifestazioni olimpiche rispondeva soprattutto alle esigenze sportive della Capitale, sprovvista di attrezzature la cui carenza da vari anni si faceva fortemente sentire. Più esatto, quindi, affermare – concludeva la Commissione – che gli impianti predetti, utili per ovviare alle deficienze di Roma, sarebbero stati costruiti in occasione dei Giochi Olimpici, ma indipendentemente da questi. Di conseguenza, pur confermando l’opportunità di tener nettamente separate le spese per la gestione organizzativa della Olimpiade da quelle per gli impianti sportivi, la Commissione ritenne di dover trattare brevemente, e anche in questo caso in via indicativa, le presumibili esigenze finanziarie per la realizzazione degli impianti predetti. Tenuto conto delle opere già costruite (Stadio Olimpico e taluni impianti di allenamento), il piano finanziario fu elaborato per la costruzione dei seguenti impianti: Palazzo dello Sport, Palazzetto dello Sport, Velodromo, Stadio del Nuoto, Campo di regata Castelgandolfo, Stadio del Calcio, Poligoni di tiro, campi di allenamento.
La Commissione, all’unanimità, raccomandò caldamente alla Giunta del C.O.N.I. di adoperarsi affinché gli impianti principali fossero realizzati entro l’anno 1959 per dar modo al Comitato Organizzatore di sottoporli in tempo utile al necessario collaudo.
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