– FRANCO LAVORATORI (Recco, 15 marzo 1941 – Genova, 3 maggio 2006) . A 19 anni, aveva vinto la Medaglia d’Oro con la squadra composta da lui e da Amedeo Ambron, Danio Bardi, Giuseppe D’Altrui, Salvatore Gionta, Giancarlo Guerrini, Luigi Mannelli, Rosario Parmegiani, Eraldo Pizzo, Dante Rossi e Brunello Spinelli. Portacolori della SS Lazio Nuoto e della Pro Recco. Con i colori della Pro Recco aveva vinto ben tredici titoli italiani, e la Coppa dei Campioni nel 1964. In “azzurro” aveva traguardato ben quattro Olimpiadi dal 1960 al 1972, appunto a Roma e quindi a Tokio (4°), Città del Messico(4°) e Monaco(6°), giocando complessivamente 29 partite e segnando 13 gol. Nel 1964 il titolo europeo per Club con la Pro Recco. Allenatore del Chiavari, poi insegnante di educazione fisica.
IL VOLO IN BOREA
E’ deceduto per una terribile malattia l’ex pallanuotista azzurro Franco Lavoratori. Ricordato come uno dei migliori giocatori della storia della Pro Recco, Lavoratori era stato uno degli artefici della lunga serie di vittorie di scudetti e di edizioni della Coppa dei Campioni della squadra ligure. E’ mancato all’età di 65 anni, ma non tramonterà mai di lui il ricordo di quel primo scudetto che contribuì a far vincere al Recco nel 1959. IL COMUNICATO DAL SITO UFFICIALE DELLA PRO RECCO
www.prorecco.it Franco Lavoratori, classe 1941, si Ë spento oggi dopo una lunga malattia. Il fortissimo centroboa della Pro Recco e della Nazionale, vincitore di tredici titoli italiani, della Coppa Campioni del 1964 e dell’Olimpiade del 1960, lascia un vuoto incolmabile nel cuore di tutte le persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Tutto il mondo della pallanuoto piange il ragazzo di Recco, amato da tutti per i suoi modi semplici e genuini, ammirato per le sue incredibili doti di atleta, che lo hanno portato a primeggiare in Italia e in Europa con la calottina biancoceleste, con cui ha conquistato anche per cinque volte il titolo di capocannoniere. Franco era un trascinatore, ci ricorda con grande commozione Eraldo Pizzo, suo inseparabile compagno di squadra – un pallanuotista fenomenale con un fisico eccezionale, nonostante non avesse mai fatto un’ora di pesi in palestra. Era il cocco del paese, tutti i recchesi vedevano in lui un modello da imitare ed Ë impossibile pensare che un uomo così forte non ci sia più. Quando dico che era amato da tutti non uso una frase di circostanza: sapeva davvero farsi volere bene perché era una persona buona. Oltre alle tante vittorie conquistate con la Pro Recco Franco Lavoratori si era particolarmente distinto anche con la calottina della nazionale azzurra. Aveva partecipato a quattro edizioni delle Olimpiadi, vincendo – come detto – l’oro nel 1960 a Roma insieme ad Eraldo Pizzo e raccogliendo tanti consensi anche nelle edizioni di Tokio (1964), Città del Messico (1968) e Monaco (1972). Finita la carriera agonistica Lavoratori aveva fatto per anni l’insegnante di educazione fisica a Recco, ma tutti i recchesi lo ricordano anche impegnato in memorabili battute di pesca nel fiume del paese. Presidente, consiglieri, dirigenti, tecnici, atleti e dipendenti della Pro Recco si stringono affettuosamente alla moglie Nenne e alla figlia Valeria, ricordando con commozione l’indimenticabile amico Franco.
Lutto nella pallanuoto è morto Lavoratori
Alla vigilia della gara tre di semifinale scudetto col Brescia, una tragica notizia ha gettato nello sconforto la Pro Recco e tutta la città rivierasca. Infatti, a soli 65 anni, stroncato da un male incurabile, contro il quale da tempo lottava, è morto ieri sera all’ ospedale di San Martino Franco Lavoratori, attaccante della mitica squadra dei tempi d’ oro, con la quale vinse tredici scudetti e una Coppa dei Campioni. E proprio grazie a un suo gol al Partizan Belgrado la Pro Recco conquistò a Milano nel 1964 il suo primo alloro continentale. Lavoratori aveva giocato innumerevoli volte con la maglia della Nazionale, vincendo col “Settebello” anche le Olimpiadi di Roma nel 1960, insieme ad Eraldo Pizzo che adesso lo piange affranto e quasi incredulo. Lavoratori, dopo aver appeso la calottina al chiodo, aveva intrapreso la carriera di allenatore, guidando in A2 il Chiavari e poi si era dedicato all’ insegnamento, diventando professore di educazione fisica al liceo scientifico di Recco. è un grande lutto che colpisce la mitica Pro Recco, dopo la scomparsa di Mario Cevasco, mentre ancora molto recentemente il club ha pianto la prematura morte del portiere Jesus Rollan.