– SERGIO BALLESIO ( Roma 15 settembre 1934 – Roma 16 marzo 2021) A 26 anni aveva fatto parte della squadra che aveva partecipato ai XVII Giochi, classificandosi 13°, insieme a Giovanni Anni, · Enrico Bisio · Claudio Candotti · Giampaolo Farci · Luigi Farci · Bruno Figliola · Antonio Lenza · Claudio Libotte · Tullio Marchiori · Giovanni Mazzalupi · Giampaolo Medda · Quarto Pianesi · Felice Salis · Luciano Soli · Alessandro Vannini · Antonio Vargiu e Ugo Zorco. Al torneo, che si tenne a Roma tra il 26 agosto e il 9 settembre, parteciparono 16 squadre nazionali e fu vinto dal Pakistan che, nella finale disputata al Velodromo Olimpico, batté l’India per 1-0.. Ballesio, purtroppo è rimasto vittima della pandemia da COVID 19.
SERGIO BALLESIO. GIOCHERÀ DI NUOVO L’OLIMPIADE NEL CIELO SEMPRE AZZURRO
Non ci sono parole per descrivere il vuoto che Sergio lascerà in tutti quelli che lo hanno conosciuto. Da giorni le sue condizioni si erano aggravate. Il Covid alla fine ha prevalso.
A beneficio degli altri che non lo hanno conosciuto, ecco un piccolo cammeo in suo onore.
Sergio ha attraversato e vissuto la stragrande maggioranza degli anni dell’hockey italiano.
Arrivò all’hockey attraverso la pallacanestro, giocava in serie C, poi passò ad allenare – giovanissimo – la squadra del Convitto nazionale che nel frattempo aprì all’hockey e lui nel 1956 si appassionò e lo fece diventare lo sport della sua vita.
Poi fu stato tra gli artefici degli scudetti ottenuti dall’MDA durante gli Anni ’60, venne insignito nel ‘64 della medaglia al merito sportivo e l’anno successivo della medaglia di bronzo al valore atletico. Ma la sua esperienza più significativa rimane l’olimpiade di Roma del 1960. La sola partecipazione con Helsinki 1952 dell’hockey azzurro.
Tre anni dopo vinse con l’Italia la medaglia di bronzo ai giochi del Mediterraneo di Napoli.
Come allenatore conquistò un titolo juniores con l’HTC Roma, poi grazie al figlio Simone rientrò nll’hockey, alla Lazio e poi al Butterfly con lo staff tecnico del quale vinse altri due titoli giovanili con l’U18/M
In questi anni le sue foto e i suoi ricordi pubblicati sui social sono stati un’occasione di ricordo e di risveglio della memoria sopita.
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Ci ha lasciato nelle scorse ore una vera e propria leggenda dell’hockey prato italiano: Sergio Ballesio.
Nato a Roma nel 1934, Ballesio è stato un pioniere della nostra disciplina: cresciuto nella squadra capitolina del Convitto Nazionale, è stato tra gli artefici degli scudetti ottenuti dalla compagine del Ministero della Difesa durante gli Anni ’60; ha ottenuto nel ‘64 la medaglia al merito sportivo e l’anno successivo la medaglia di bronzo al valore atletico. La sua esperienza più significativa rimangono i Giochi olimpici di Roma del 1960: “Un’emozione unica, irripetibile”, disse il campione, in un’intervista di qualche anno fa. Un’emozione vissuta a Roma, la sua città natale e corredata dal primo, storico, gol italiano in una Olimpiade: quello contro la Svizzera (1-1).
Alla famiglia Ballesio, agli amici e agli affetti più cari, vanno le più sentite condoglianze del Presidente FIH Sergio Mignardi, del Consiglio Federale e di tutto il movimento hockeystico italiano.
(La Nazionale Italia di Hockey su Prato in una foto scattata poco prima dei Giochi Olimpici di Roma ’60. Sergio Ballesio è il primo atleta accovacciato, alla sinistra di chi guarda)