– ANGELO VICARDI (Melegnano, 9 ottobre 1936 – Melegnano, 1º gennaio 2006) A 24 anni ha colto la medaglia di bronzo nel Concorso a Squadre, insieme a Franco Menichelli, Giovanni e Pasquale Carminucci, Orlando Polmonari e Gianfranco Marzolla. Vicardi , che si è poi classificato 24º nel concorso generale individuale., dopo aver iniziato con la Virtus e Labor 1906, gareggiava per il GS Carlo Galimberti Vigili del Fuoco di Milano. È stato campione italiano assoluto nel 1959 ed è stato allenato da Danilo Fioravanti. Ai IV Giochi del Mediterraneo, disputatisi a Napoli, nel 1963, ha contribuito alla conquista della medaglia d’oro della Nazionale nel concorso a squadre e si è aggiudicato la medaglia di bronzo alle parallele e al cavallo con maniglie.Alle Olimpiadi di Tokyo (1964) Angelo Vicardi si è classificato quarantaduesimo nel concorso generale individuale mentre la squadra Nazionale, con Luigi Cimnaghi e Bruno Franceschetti al posto di Polmonari e Marzolla, si classificò al quarto posto.Dopo il ritiro dall’attività agonistica ha divenne tecnico e giudice di ginnastica artistica.Abbandonata l’attività agonistica Vicardi fondò nel 1975 la Società Ginnastica Melegnano, meglio conosciuta come GM’75 e da tutti considerata oggi come una delle realtà sportive più importanti della provincia di Milano Sud. «Dopo il primo anno di allenamento seguito dagli istruttori Luciano Bottani e Francesco Merli, incominciai a gareggiare nella categoria allievi classificandomi nei primi 10, quello successivo nei primi 5. Promosso nella categoria esordienti all’età di 14 anni feci parte della squadra regionale lombarda, e subito passai in quella juniores». Con queste parole Vicardi ricordava i suoi inizi nel mondo della Ginnastica in una pubblicazione dedicata al trentennale della GM. A 17 anni e mezzo arrivò la prima grande soddisfazione, essere titolare della squadra italiana ai Campionari del Mondo del 1954 a Roma. Angelo condivideva il titolo di “mascotte” del gruppo insieme ad un altro giovane talento, un certo Riccardo Agabio, l’attuale presidente della Federazione Ginnastica d’Italia. Entrato nel Gruppo Sportivo dei Vigili del Fuoco, di cui arriverà ad essere segretario a Milano, nel 1960, alle Olimpiadi di Roma, vince la medaglia di bronzo con una squadra formata da gente del calibro di Franco Menichelli, Gianfranco Marzolla, Orlando Polmonari, e i fratelli Giovanni e Pasquale Carminucci (riserve Riccardo Agabio e Arrigo Carnoli). Nell’edizione successiva dei Giochi, a Tokio ’64, è quarto: un piazzamento prestigioso che si va ad aggiungere a quelli nei campionati mondiali di Roma ‘54, Mosca ‘58, Praga ’62. Ma la bacheca di Vicardi si fregia anche di una doppia splendida medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo – Barcellona ‘55 e Napoli ‘63 – e della brillante vittoria nel torneo internazionale organizzato a Roma per festeggiare nel ’59 i 90 anni della FGI. Sono state due, invece, le partecipazioni agli Europei – Copenaghen ’59 e Bruxelles ’61 – e 17 i titoli italiani conquistati tra campionati assoluti, di squadra e di specialità. Successivamente l’impegno sportivo di Vicardi si completò con l’attività di tecnico e di giudice. Nel 1971 ha fatto parte del corpo giudicante nei campionati del Mondo di Lubiana. È del tutto logico, allora, che lo sport e le istituzioni abbiano voluto, nel corso degli anni, far sentire ad Angelo Vicardi la loro riconoscenza. Nel ‘60 gli è stato conferito il titolo di Cavaliere della Repubblica e nello stesso anno la Federazione Internazionale gli assegna il distintivo d’oro quale “ginnasta di classe mondiale”, mentre il Coni lo insigniva della medaglia e del diploma al Valore Atletico. Lo Stesso Comune di Melegnano per ben due volte, nel ‘59 e nel ‘64, gli dedicò una medaglia d’oro di riconoscenza per aver contribuito, attraverso lo sport, a dare lustro alla città lombarda. In seguito sempre il Coni, nel 1988, gli ha conferito l’altissima onorificenza della “Stella di bronzo”, per aver contribuito ai successi dello sport azzurro. RICCARDO AGABIO : “Ricordo con particolare affetto Angelo Vicardi, scomparso nel gennaio scorso, non solo per le sue imprese sportive come ginnasta olimpionico a Roma nel ‘60 e a Tokio nel ’64, ma anche per aver vissuto insieme a lui la grande emozione dell’esordio azzurro. Rammento infatti quando entrambi giovanissimi fummo inseriti per la prima volta nella squadra nazionale dell’allora responsabile Franco Tognini per partecipare ai campionati del mondo di Ginnastica Artistica che si svolgevano proprio in Italia, e più precisamente a Roma nel 1954. E ancora la brillante vittoria conseguita l’anno successivo ai Giochi del Mediterraneo di Barcellona da una rappresentativa guidata da personaggi straordinari del calibro di Mario Corrias e Savino Guglielmetti. Personaggio originale e genuino, serio e meticoloso, Angelo è stato il compagno con il quale ho maggiormente condiviso speranze, affermazioni e delusioni nelle molteplici trasferte azzurre. Le parallele pari e il cavallo con maniglie erano i suoi attrezzi preferiti, tanto da diventare, negli anni del suo massimo fulgore, uno tra i migliori al mondo in queste specialità. Al termine della sua carriera agonistica Angelo Vicardi metterà la grande esperienza maturata al servizio della sua società, la Virtus et Labor 1906, fondando la sezione femminile, prima di creare dal nulla e di presiedere la Ginnastica Melegnano 1975. Come dirigente, così, è stato, fino all’ultimo istante, un punto di riferimento importante per l’intero movimento. Il mio ultimo ricordo risale ad una gara nazionale, quando abbandonati gli attrezzi ed ormai entrambi impegnati in ruoli di responsabilità, tornammo indietro con la mente ai tempi trascorsi come atleti. Ci salutammo con un abbraccio e mi rimane ancora nella mente il suo sorriso solare. Addio Angelo”.