Ieri, per la quarta volta, si sono date appuntamento a Roma, le scolte avanzate di un esercito di umani consapevoli che il genere femminile non è determinato dalla differenza del sesso, ma dalla fondamentalità dei ruoli nell’architettura naturale , che li vede coprotagonisti, nel bene e nel male. Dunque le donne di “Women for Women”, quelle che nel mondo si battono contro ogni forma di violenza, compresa quella esercitata nei loro stessi confronti nelle più diverse forme, dalle più subdole e perverse alle più brutali e letali, da quelle determinate da gravi carenze educative a quelle agevolate da inadeguata prevenzione. Sempre ieri, qualcuno ha festeggiato per le decisioni del Governo e qualcun altro ha recriminato su decreti e nomine, dal Ponte di Genova al Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, passando per il Presidente della RAI. In buona sostanza, ci si dovrebbe accontentare di quello che passa il convento in base alla gestione di turno, posto che non è facile venire a capo di un groviglio di problemi, come quello che abbiamo di fronte. Non ci è dato conoscere il futuro, di sapere che cosa succederà, che cosà verrà fuori in termini pratici dalle decisioni , che in modo determinato sono state prese ieri a Palazzo Chigi, ma una cosa è certa e cioè che qualcuno ha avuto il coraggio di decidere. Quel coraggio che occorre a prescindere per contrastare tradizioni e modalità, atteggiamenti, genuflessioni, oziosa compassata ordinaria e straordinaria burocrazia. Quel coraggio di cui abbiamo bisogno per rimuovere le croste che impediscono di cambiare le strategie educative nel Bel Paese, dalla Scuola in ogni ordine e grado, al sistema sanitario, che dovrebbero svolgere una fondamentale attività di prevenzione rispetto ai malesseri ed alle devianze sociali, alle patologie pandemiche, che si rappresentano drammaticamente nella violenza e nel cancro, come sintesi catartica di un atteggiamento elusivo, quello che l’Italia con le maniche rimboccate rifiuta a prescindere. Ieri, c’ero anche io al The Church Village di Roma, in rappresentanza del Comitato Nazionale Italiano Fair Play, con Roberto Fabbricini, dirigente del CONI e Commissario FIGC sino al 22 ottobre, data dell’atteso congresso elettivo, a ricordare che il movimento sportivo, elemento essenziale della società civile, non intende sottrarsi a responsabilità e doveri di cambiamento . La strada da percorrere è impervia e complicata, piena di ostacoli, di pregiudizi. Questo lo sanno bene le stesse donne, che si sono anche messe di traverso, che hanno a suo tempo contestato iniziative che aprivano loro i portoni dell’etica e dei ruoli, soltanto per punto preso. Quanti treni si sono persi per la pavidità o la partigianeria degli uomini, ma anche delle stesse donne al comando ? Ieri, al Premio Camomilla, così simbolico e portatore di messaggi forti come il carattere della sua ideatrice, Donatella Gimigliano, oltre Barbara De Rossi ed un manipolo di donne con le stimmate del coraggio, c’erano vertici storici di Miss Italia, dalla Patron Patrizia Mirigliani alle titolate Milena Miconi e Martina Colombari, per ricordarci quanta miopia permane, quanto stupido ostracismo o demenziale ammiccamento ristagnano nei confronti del settantenne Concorso , consolidato nella storia del nostro costume e metafora delle sue contraddizioni: quando nel 2011 il mondo della bellezza fece il suo ingresso nel Salone d’Onore del CONI per presentare le novità di Miss Italia Fair Play e Miss Italia Sport, l’onda d’urto fu talmente forte che, dopo una settimana di attacchi sessisti e bacchettoni, il Comitato Olimpico passò la mano con un clamoroso defilamento , lasciando al Comitato Fair Play e al Concorso l’onere e l’onore di portare avanti la promozione di una combinazione straordinaria, oggi più che mai valida, come quella tra bellezza, sport, etica e salute, cosa puntualmente poi avviata in quel di Montecatini, giusto otto anni fa.
Torno comunque all’Evento, la IV edizione di “Women for Women against violence – PREMIO Camomilla” , pensato dalle donne per le Donne contro la violenza che le colpisce lasciando i segni nell’anima e nel corpo e sostiene il contrasto alla violenza domestica e le donne che lottano contro il tumore al seno. Promosso dall’Associazione Consorzio Umanitas Onlus e organizzato in collaborazione con Avs e Madema, il charity event, Patrocinato dalla Rai, Ministero della Salute, Regione Lazio e FERPi. Associazioni beneficiarie coinvolte, Salvamamme per la Valigia di Salvataggio e la LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori). Con “La Valigia di Salvataggio”, in partnership con la Regione Lazio, Salvamamme vuole rispondere alle richieste delle tante donne in fuga vittime di violenza. Il progetto è Patrocinato dal Ministero della Giustizia, e avviato in collaborazione con la Polizia di Stato con due protocolli operativi firmati con la Questura di Roma (insieme all’Associazione “Rete di Sicurezza Attiva”) e con il Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro Rugby. La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) è un Ente Pubblico su base associativa che opera sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, e ha come compito istituzionale primario la prevenzione oncologica. Nell’Auditorium Broadway Avenue sono stati presentati contributi video sul tema della violenza sulle donne : “Denuncialo”, singolo di Andrea Febo, regia di Klaus Mayenza, nato da un progetto di Solarialab prodotto da Massimo Castracane con sette dei più famosi conduttori radiofonici delle maggiori radio italiane; “Fermati finche’ sei in tempo”, realizzato dalla Croce Rossa di Roma con la Regione Lazio con testimonial Leonardo Bocci e protagonisti cinque giovani uomini, autori di violenza, riflessi su uno specchio rotto; “Io ero, sono, sarò: donne, prima, durante e dopo il tumore al seno”, preview della mostra della fotografa Silvia Amodio che ha raccontato attraverso i suoi scatti le storie di chi ce l’ha fatta e di chi convive con il cancro ; «NOMA», il racconto in prima persona di Alessandra Laganà, avvocatessa e musicista, che ha deciso di trasformare la drammatica esperienza personale in un progetto artistico corale e vincitore all’Accolade Global Film Competition.
La serata, sostenuta da regista e autori di pregio come come Luca Alcini, Alessandro Carrieri, Luca Gregori e Luca Dresda, è proseguita con la cerimonia del “PREMIO Camomilla” , preziosa scultura realizzata dal maestro orafo Michele Affidato , quindi il dinner e il “DJ set” firmati da Beatone e Andrea Casta.
I premiati di questa edizione sono stati: Carolyn Smith (Ballando con le Stelle), Martina Colombari (testimonial della campagna #unrossoallaviolenzae Women for Haiti per la Fondazione Rava), presente con il marito Billy Costacurta, Debora Diodati (Presidente Croce Rossa di Roma), il Generale Andrea Rispoli, Comandante Legione Lazio per l’Arma dei Carabinieri , Adriana Asti e Cristiana Mainardi per il film “Nome di Donna” di M. Tullio Giordana, Francesco Schittulli (Presidente LILT – Lega Italiana Lotta contro i Tumori), Matilde D’Errico (autrice e regista programma Amore Criminale e conduttrice di Sopravvissute – Rai3), Claudio Brachino, Direttore Videonews Mediaset per la trasmissione di Rete Quattro “Terzo Indizio”, Francesco Samengo (Presidente Unicef Italia), Andrea Febo, Francesco Montanari, protagonista con Antonia Liskova del corto “La notte prima” di Annamaria Liguori, Silvia Amodio, Alessandra Laganà, Valentina Pitzalis e Katia Villirillo (vittime di episodi di violenza), Leonardo Bocci. Straordinarie le performance di Cinzia Tedesco, vocalist jazz di successo con il nuovo cd Verdi’s Mood della Sony e di Andrea Casta, con l’ anteprima del suo nuovo singolo, “Black Hole Tale”, tratto dal multimediale “The Space Violin Project”. Infine e non ultimo il brillante monologo di Francesca Nunzi e le magnifiche suggestioni coreutiche di Alina Camisano e Agostino Solagna, Miriam della Guardia e Francesco De Simone, create dal super coreografo Andrè De La Roche con il coordinamento di Alessandro Alcanterini per l’Associazione “ Move.
Ricco il parterre degli ospiti, da Flavio Insinna a Nathalie Guetta, Edoardo Siravo, Andrea Roncato, il vice commissario FIGC, Billy Costacurta, Ivana Ciabatti (Presidente Italpreziosi e Confindustria Federorafi), Laura Delli Colli (Presidente Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani), Cesare Bocci, Claudia Conte, Andrea Petrangeli, general manager di Banca Generali, Leonardo Iacovelli, Sargis Ghazaryan e Vincenzo Manfredi di Softlab, gli assessori Lorenza Bonaccosi (Assessore al Turismo e Pari Opportunità Regione Lazio) e Angela Robbe (Welfare e Politiche Sociali Regione Calabria) Nadia Cantelli, vice direttore de L’Eco del Litorale.
Italpreziosi, Banca Generali, Softlab. Charity partner: Bulgari Roma, Michele Affidato, Collistar, Carpisa, Bionike, Equilibra, Studio Medico Acaia, Artiser, Talevi, Ulturale, Carlsberg, Casale del Giglio, Ferrarelle, Bosca, Bruno Brunori Oste, Percorsu di Alimentazione Consapevole, Vecchio Magazzino Doganale, Nduja San Donato, Borgo Dei Vinci, Dedoni, Ceccotti, Saporito. Partner tecnici: Cristiano Cavallucci Design, Radiotaxi 6645, Aster Vigilanza, Il Cinquantinolab. Media Partner: Ok Salute e Radio Lattemiele sono stati i partner di questa lodevole intrapresa, frutto peraltro del lavoro gratuito e volontario di tutti e soprattutto tutte coloro che per la quarta volta l’hanno realizzata con successo crescente.
Ruggero Alcanterini
Direttore responsabile de L’Eco del Litorale
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