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VIVA LO SPORT, ADDIO ACQUA PAOLA !

In effetti, a fronte di un quadro assolutamente plumbeo, le uniche note positive tricolori vengono dallo sport con le vittorie e le medaglie iridate nella scherma e nei tuffi piuttosto che nel nuoto sincronizzato e ancora nell’atletica con i giovani. Per il resto, il quadro è iper-negativo: se il terremoto che dall’Isola di Kos rimbalza ad Amatrice non può essere imputato all’uomo, l’inquinamento determinato dal polo petrolchimico di Priolo e gli incendi che ci assediano sono altrimenti il risultato della perversa attività umana. Se il Lago di Bracciano va progressivamente in secca è perché un bene prezioso come l’acqua non viene rispettato adeguatamente, ma diversamente sciupato da una gestione non previdente. Eppure l’Imperatore Traiano aveva fatto le cose per bene, lasciando in eredità un acquedotto spettacolare, con captazione delle acque sorgive alle falde dei Monti Sabatini, senza turbare il Lago, cosa che pensò di fare Paolo V , quindici secoli dopo. Adesso, la famosa Acqua Paola, buona e a buon mercato per due millenni, accenna a finire, mentre il verde se ne va in fumo.

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