Sembrerebbe davvero un segno del destino, una tempesta al momento quasi perfetta perché, dopo aver centrato gli ingressi in finale, domani Berrettini e gli “AZZURRI” del calcio si giocheranno palline e palloni in un contesto “Brexit” fin troppo ospitale, con le sue variabili e soprattutto varianti virali. Al Wembley Arena Stadium ci saranno tutti, Presidente Mattarella in testa, che potrebbe avere l’occasione di bissare le storiche esultanze del predecessore Pertini. Tutto questo appare quasi come un film già visto, in caso di vittorie, salvo il contrario, per sia pure onorevoli sconfitte. Ma vengo al dunque, alla vera evidenza che scaturisce da questo straordinario combinato disposto di eventi: quel che si va confermando – purtroppo come dura realtà – è che senza un giro completo di vaccini, nessuno è e sarà immune da rischi. Adesso i più esposti e fragili sono i non vaccinati giovani e giovanissimi, i seniores non intercettati, i “no vax”… Il fenomeno ha un respiro globale, internazionale e l’aria che tira è quella di una quarta ondata all’insegna della variante “Delta”, che si sta avvalendo del clima di promiscuità senza prudenza, determinato dall’euforia di un presunto cessato allarme, di una lieta ripartenza nel clima delle vacanze ed anche delle congestioni per eventi, come quelli sportivi di bandiera. I Giapponesi hanno messo il semaforo rosso per i Giochi Olimpici, mentre nel Vecchio Continente, appunto, gli Europei di Calcio itineranti e l’apertura totale al pubblico per semifinali e finale in terra inglese sono fonte di seria preoccupazione. Adesso, il rischio che corriamo è quello di ulteriori complicazioni per la vera ripresa della mobilità internazionale, di allungare i tempi per un ritorno alla normalità, nelle scuole e al lavoro… Ma tant’è, domani ci giocheremo i titoli e magari la salute.