Il romanzo Hijo de Puta della giornalista e scrittrice Orietta Cicchinelli sarà presentato al Gay Village l’8 settembre alle 21.30 dall’autrice, sul palco insieme a Pino Strabioli. Il libro è la “testimonianza di una vita
d’avventura, di colpa e di espiazione, in cui l’Autrice è partecipe con il misurato distacco dovuto a un testo raccolto, ma anche con il graffio dell’originale parola d’artista” come sottolinea Elio Sena nella Prefazione
di Hijo de Puta. Dopo il successo del racconto la madre (edizioni NED, distribuzione ARION) Orietta Cicchinelli ci consegna un’altra emozionante storia su un microcosmo di varia umanità. Giovanni, classe 1948, ex legionario del Tercio de Extranjeros, soprannominato Hijo de Puta dal suo Capitano, è il protagonista dell’opera. Sulla sua strada incontra ladroni, guardie, uomini di Dio, vecchi, giovani, mogli, padri, figli, meretrici, giocatori incalliti, disperati… Tutte tessere di un unico grande puzzle di cui, comunque, Giovanni si sente parte. Hijo de Puta è il primo romanzo della giornalista Orietta Cicchinelli, responsabile del servizio Cultura e Spettacoli del quotidiano Metro Roma, e già autrice del racconto la madre, dedicato al poeta e sceneggiatore Vincenzo Cerami, con il quale la scrittrice era unita da un profondo legame affettivo. Editato dalla NED di Pier Paolo Mocci nel Maggio 2015, distribuito nel circuito ARION – Le librerie indipendenti, la madre si avvia alla seconda ristampa, mentre si lavora all’adattamento teatrale con lo scenografo Premio Oscar Gianni Quaranta, assessore alla Cultura del Comune di Spoleto. La copertina di Hijo de Puta è un disegno originale di Massimo Rotundo illustratore, storyboard-artist. Nato a Roma, è il Fondatore della Scuola Romana dei Fumetti. Nel 2015 disegna per Sergio Bonelli editore il Texone n.30 Tempesta su Galveston. Collabora con le riviste Lanciostory, Heavy Metal, Ècho des Savanes, L’Eternauta, Orient-Express. Tra i riconoscimenti avuti: Premio Yellow Kid come miglior disegnatore al Salone dei Comics di Lucca (1990) e Kineo-Diamanti al Festival del cinema di Venezia 2012 per la serie animata Rai Ulisse-Il mio nome è nessuno.
“Hijo de Puta è nato da un incontro – spiega l’autrice – o, meglio, da una serie di incontri. Quello con l’imprenditore editoriale Tony Lupetti, per gli amici “Lupo”, un ingegnere che ha buttato la sua laurea e dedica il suo tempo libero ai diseredati, ai ragazzi in difficoltà, agli ultimi, agli invisibili… E quello con l’ex legionario, lo smilzo Giovanni, l’uomo tutto d’un pezzo, protagonista di questa parabola emozionante, piena di risvolti imprevisti”. Hijo de Puta sarà reperibile nelle migliori librerie di tutta Italia.
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