“Senza una strategia industriale di medio e lungo periodo, il nostro Paese è a rischio default. Nessuna crisi di portata epocale come questa è stata mai risolta con la sola sicumera e le conferenze stampa di cui questo Governo di chiacchiere è prodigo. Al momento, oltre alle parole, non è seguita nessuna linea di azione”. Lo afferma Andrea Vallascas, deputato di Alternativa, che ha presentato una mozione per impegnare il Governo a definire un programma di medio e lungo termine che vada oltre la fase contingente. “Tra crisi energetica, inflazione galoppante e crollo del Pil – prosegue -, il Governo continua a rincorrere le emergenze con provvedimenti deboli e di facciata del tutto inefficaci, più ancorati ai diktat di Bruxelles che agli interessi italiani. La tenuta dell’economia del Paese è messa a rischio da una strategia piratesca e auto-lesionista soprattutto sul versante internazionale, grazie alla scelta di aderire alle sanzioni e alla linea Biden, suicida per la nostra economia”. “La guerra russo-ucraina – spiega Vallascas – sta mettendo in evidenza la maggiore fragilità dell’Italia rispetto agli altri Paesi industrializzati nell’affrontare le conseguenze di una crisi i cui segnali erano, però, già presenti prima del conflitto. Con la guerra, c’è stato un peggioramento di tutti i principali parametri della nostra economia”. “In un anno – aggiunge l’esponente di Alternativa – le bollette dell’energia elettrica per uso domestico sono aumentate del 131%, quelle del gas del 94%. Cresce rapidamente l’inflazione, che rischia di far aumentare il numero delle famiglie povere, mentre rallenta il PIL e continua ad aumentare il debito pubblico. Una crisi trasversale che sta mettendo a rischio intere filiere del Made in Italy”. “Una delle cause della maggiore fragilità dell’Italia – aggiunge – è l’assenza di precisi indirizzi di politica economica e, in particolare, di politica industriale. Una mancanza grave che ha contribuito a indebolire la competitività delle aziende del nostro Paese”. “Per questo – conclude Vallascas – chiediamo al Governo di definire un programma a breve termine per la fase congiunturale e una strategia a medio e lungo periodo con una chiara visione del percorso che si vuole fare, indicando i settori produttivi da valorizzare, le risorse necessarie, le competenze da sviluppare e gli obiettivi da raggiungere”.
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