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“Un ricordo per la pace”, piastrina soldato USA torna a casa

 

Continuano in collaborazione con il DPAA (DEFENCE POW/MIA ACCOUNTING AGENCY) le ricerche delle associazioni “Un ricordo per la pace” e “Gruppo ricerche Storiche” nell’ambito del progetto “Missing in Action” (MIA). Il progetto è dedicato attualmente alla ricerca di informazioni sui dispersi nei combattimenti del 1944 ad Aprilia e nelle zone di Anzio, Cori, Velletri, Cisterna e Lanuvio.

190 i nominativi forniti dal DPA, l’Ente del Dipartimento della Difesa Statunitense che ha il compito di localizzare e identificare i resti degli oltre 83.000 soldati americani dispersi nelle guerre mondiali e nei conflitti più recenti. La lista era stata fornita alle associazioni dai ricercatori del DPAA Dr. Stephen Johnson e Ms Christine Cohn durante la visita ad Aprilia lo scorso febbraio.

Grande la risposta all’appello del DPAA: moltissime le segnalazioni di piastrine identificative e materiale bellico ed arduo è stato il lavoro per risalire ai militari di appartenenza. È necessario specificare che non tutte le piastrine rinvenute nel territorio si riferiscono a soldati deceduti nel corso dei combattimenti. Significativo il caso pervenuto a “Un ricordo per la pace” delle tags di John P.Schaefer e di Charles M.Tyree, entrambi sopravvissuti alle operazioni militari post sbarco alleato. La piastrina di John era stata trovata negli anni 70 in località Carano ad Aprilia, mentre le tags di Charles sono state rinvenute solo recentemente, lo scorso 4 febbraio, in una pineta di Nettuno.

Il Gruppo Ricerche Storiche ha ottenuto segnalazioni relative a 9 piastrine di diverse nazionalità rinvenute nel Lazio, non riferibili alla lista del DPAA. Tra queste il 9 aprile scorso è tornata alla famiglia negli Stati Uniti, precisamente a Cumming, città della Georgia, la piastrina di James A. Christian, sopravvissuto alla guerra e deceduto qualche anno fa. Ad accogliere con commozione il reperto la nipote Jessica .

Elisa Bonacini di “Un ricordo per la pace”: “La gioia delle famiglie nel riappropriarsi di questi oggetti appartenuti ai propri cari è un incoraggiamento che ci spinge a continuare con il massimo impegno. Non posso che esprimere soddisfazione per i risultati ottenuti e ringraziare tutti coloro che stanno collaborando nel fornire informazioni utili nella ricerca dei dispersi del 1944. Voglio rinnovare l’appello a segnalare il rinvenimento di piastrini militari di qualsiasi nazionalità; in particolare mi rivolgo ai tanti collezionisti presenti sul territorio affinché si mobilitino nel restituire alle famiglie questi oggetti così significativi, anche in forma privata. Sono fiduciosa che ciò avverrà copiosamente. Un gesto nobile e grande come il cuore di noi italiani”.

 

redazione

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