Conferenza stampa di Mark Iuliano prima della partenza per il ritiro di Cascia.
“Da questi primi 5 giorni di visite mediche e test atletici ho avuto sensazioni molto positive – ha esordito il tecnico nerazzurro – Sono contento, la società mi sta mettendo a disposizione l’ossatura che volevo, mi ha accontentato in tutto e per tutto. Stiamo iniziando a lavorare, a livello caratteriale sono soddisfatto. Stiamo conoscendo e valutando le opportunità di lavoro. Abbiamo tantissimi giocatori sotto contratto, la mia priorità è avere un’ossatura. Di quello che ho sono molto soddisfatto, prima di intervenire ancora sul mercato bisogna sfoltire l’organico. Non posso chiedere ulteriori sforzi finché non ci sarà la possibilità di fermarci e analizzare la situazione. Non voglio commettere errori. Non sto cercando niente in giro, se ci sarà la possibilità dovrà essere un innesto mirato e non casuale. Come giocheremo? Rispetto allo scorso anno ho deciso di modificare qualcosa, anche perché è funzionale alla mia crescita in base allo studio che ho fatto e a ciò che mi dice la testa. Devo migliorare io e devo migliorare qualcosa alla squadra. Non voglio però rinunciare al potenziale offensivo, bisogna sempre creare gioco. Ho visto pregi e difetti nei moduli adottati, sto cercando di assemblare una squadra forte, duttile ed elastica. Voglio più uomini in zona offensiva, mentre col 4-3-3 ultimamente facevamo fatica. E’ un modulo che ti isola con gli esterni, col 4-2-3-1 riuscivo a portare altri uomini in posizione pericolosa. E’ quello che state vedendo nella costruzione della squadra, non sono fissato nel modulo e voglio giocatori che abbiano delle caratteristiche da poter modellare, sia in fase realizzativa che di possesso e non possesso – ha aggiunto Mark Iuliano – La compattezza è importantissima. Il campionato di B è fatto di corsa, solidità e ripartenze. Ma puoi ripartire quando stai già vincendo, perché le squadre sono tutte lì che ti aspettano. Quando parlo di compattezza e fisicità, non voglio tralasciare nessun aspetto. Non sarò fissato sul modulo ma sui giocatori a disposizione, nel farli rendere nelle transizioni e fargli capire cosa devono fare, mettendogli a disposizione più soluzioni possibili. Non posso insegnare il talento, devo mettere a loro disposizione il maggior numero di armi. Attraverso il talento devono sviluppare quello che voglio da loro”.
“Ringrazio chi mi ha accompagnato nell’avventura l’anno scorso, Donatello Matarangolo e Luca Gentili. A fine anno sono state fatte le valutazioni e sono state sostituite le figure del preparatore atletico e del preparatore dei portieri, mentre ho voluto avere ancora con me Mignani, Gesmundo e Miele. Il preparatore atletico Bartoli è un uomo di esperienza decennale, ha fatto tanti anni ad alti livelli. Riesce ad entrare nella testa dei giocatori, riesce a darmi mano sul metodo di gestione delle gambe dei ragazzi. Picca, il preparatore dei portieri, ha lavorato molto bene con me nel settore giovanile e, soprattutto, è di Latina. Voglio che il Latina sia della sua gente, è un progetto che mi piace. Ha già avuto esperienze in prima squadra, chi ha più fame sono i giovani, che hanno voglia di fare. Chi non si accontenta è chi fa davvero al caso mio”.
“Dovremo affrontare queste due settimane con la consapevolezza che sarà necessario tanto sacrificio – ha concluso l’allenatore del Latina – La preparazione è fondamentale per affrontare al meglio un campionato. Sarà necessario prepararci nel migliore dei modi”.
Massimiliano Gobbi
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