Sagra del Torvicello a Torvaianica. Il torvicello è un piatto tipico locale di Torvaianica composto da uno spaghettone corto derivato dall’impasto di farina di farro, farina tipo 0, farina integrale e sale.
Il Torvicello viene mantecato con il condimento di alici fresche locali, pomodoro san marzano, cipollotto fresco, aglio, peperoncino, basilico, vino, finocchietto, olio extravergine e sale. Il piatto viene poi ultimato con una spolverata di pecorino romano DOP. Una vera prelibatezza da non perdere.
La Sagra del Torvicello a Torvaianica si svolgerà dal 23 al 25 giugno 2017 presso Piazza Ungheria.
Nel 2003 nel nostro territorio si costituisce il consorzio di Promozione turistica “ A TORVAIANICA “ rappresentata dal presidente ETTORE COSTA, che ha come finalità quello di promuovere lo sviluppo del litorale ed incentivare le attività produttive volte alla ricerca e allo sviluppo turistico, commerciale e artigianale, salvaguardando l’arte culinaria.
La ricerca degli ingredienti , nasce dalla passione culinaria condotta da Ricci Patrizia , laureanda presso la facoltà agraria in tecnologie alimentari con finalità di tecnico di controllo qualità, il supporto del laboratorio artigianale di pasta all’uovo fresca Giuliani di Marco e Maura Giuliani, e dal preparato giovane chef Emiliano Vescovo del ristorante” Zi checco”.
Dopo un anno il Consorzio presenta al convegno “realtà locali tra terra e mare” i prodotti tipici del luogo.
La manifestazione si apriva con la presentazione da parte dei pescatori locali che avevano allestito splendide e colorate bancarelle , mostrando di quanto più svariato il nostro mare può offrirci.
Nello stesso convegno alla presenza del MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI ON. GIOVANNI ALEMANNO, e della sua signora , la quale ha definito il formato della pasta molto simile ad un “ vermicello” , da qui la decisione di unire il nome del piatto alla cittadina di Torvaianica quindi TORVICELLI. Sempre in questa occasione lo stesso Ministro si è dimostrato disponibile a portare il primo piatto (la cui la ricetta è stata registrata presso la Camera di commercio di Roma) a Bruxelles per il riconoscimento del “marchio DOP ”.
Si tratta di una ricetta semplice, che unisce alla pasta fatta di farina di farro e integrale, le alici fresche considerate come pesce azzurro e perciò ricco di omega 3 acidi grassi essenziali che aiutano, sia il nostro sistema immunitario rivelandosi anche positivi in casi di asma e malattie renali, sia migliora le nostre funzioni celebrali e visive prevenendo alcune forme di cecità e patologie depressive.
Quanto al farro ricordiamoci che esso è il più antico dei cereali, geneticamente puro resiste alle inclemenze atmosferiche ed inoltre la coltivazione e lo stoccaggio non necessita l’impiego di anticrittogrammi e antiparassitari come per tutti gli altri cereali, prezioso per i Romani che lo usavano addirittura come moneta di scambio e come dote per i matrimoni o nelle cerimonie religiose, quando preparavano il “plus”, un tipo di pane e il “libum”, focaccia da offrire agli dei.
Esso è ricco inoltre di vitamina A , B , C , E , Sali minerali ,calcio. Potassio, e fibreinsolubili che favoriscono il regolare lavoro dell’intestino, poiché combattono la stipsi e secondo alcuni nutrizionisti possono prevenire le neoplasie intestinali.
Inoltre essi si oppongono alla formazione dei radicali liberi responsabili dell’invecchiamento della pelle, e per questo è ampiamente apprezzato nella dieta di chi svolge attività sportive. Questo elemento naturale è ancora oggi come in passato coltivato e consumato dalla popolazione che a dato origine alla torvaianica moderna, e va a concentrarsi nella nuova ricetta dei torvicelli mare e terra.
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
Impastare sulla spianatoia tutte le farine a fontana con l’acqua ed il sale fino ad ottenere della pasta. Spianare e tagliare a forma di spaghettone corto spolverare con farina.
Certamente i Torvicelli hanno suscitato anche l’interesse di studiosi come il Professore dott. Pietro Migliaccio docente di scienze dall’alimentazione dell’università di Roma , che ha saputo elogiare la qualità del piatto dichiarandone l’elevato valore nutrizionale , corrispondente alle caratteristiche della dieta mediterranea .
Lo stesso docente lo dichiara ricco di proteine di origine animale provenienti dalle alici e dal formaggio, proteine di origine vegetale e carboidrati complessi in ottima ed appropriata quantità grazie all’utilizzo delle farine di farro e di grano.
E’ presente inoltre l’olio extra vergine d’oliva con la sua particolare costituzione di acidi grassi e la sua ricchezza di antiossidanti; non poteva mancare infine il pomodoro ricco di vitamina C, provitamina A, di licopene.
Non dobbiamo dimenticare l’effetto positivo che una pietanza come questa ha anche sulla funzionalità dell’apparato gastroenterico per la presenza di una opportuna quantità di fibra.
Un piatto dunque ricco di nutrienti nella giusta proporzione , appetitoso gustoso dai sapori antichi arcaici nel quale la capacità, l’abilità e l’inventiva della gastronomia italiana è riuscita ad inglobare ance un alimento ed un sapore “recente” al quale il pomodoro vecchio….. solo di “alcuni secoli” è da sempre parte integrante della dieta mediterranea”.
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