E’ passata in Senato la riforma del Terzo Settore, per intenderci quello del sociale e del volontariato, che torna alla Camera dei Deputati per l’approvazione definitiva. Questo argomento rappresenta per me il cruccio di fondo, perchè via di fuga per i furbi e trappola complessa per i veri attori di un fenomeno, che vede sempre più assottigliarsi lo spessore e la qualità, a fronte di una confusione generalista, che finisce per premiare i professionisti dell’assistenza. Per intenderci, io penso da sempre alla salvaguardia delle nostre peculiarità, alla sopravvivenza delle tradizioni e degli antichi mestieri, alla valorizzazione della cultura popolare, a partire dagli antichi giochi di strada, valore inestimabile, come altri alla base dello stare insieme, della costruzione in divenire della nostra società civile. Oggi, a fronte della disoccupazione e della disaffezione dei giovani rispetto alle Istituzioni colpevoli di non coinvolgerli, rassicurarli e soprattutto di non averli educati, la via di uscita non può essere di comodo, di qui alla prossima riforma del Terzo Settore. I servizi essenziali vanno diversamente assicurati con professionalità formate e lavoro regolare. Questo consentirebbe di ridurre considerevolmente il tasso di disoccupazione e il degrado che ci circonda.
Con l’arrivo della stagione fredda, la scelta degli pneumatici torna tra le priorità degli automobilisti:…
Il 20 novembre 2025, all’Aurum di Pescara, si terrà una delle iniziative più attese in…
L’arrivo dell’inverno modifica in modo sensibile il comportamento dell’asfalto cittadino, soprattutto in territori come Pomezia,…
In un mercato dove la fiducia vale più dei margini, Luca Fontanelli, fondatore di QUEST,…
Il Black Friday è il momento ideale per aggiornare la propria tecnologia. Quest'anno HONOR riesce…
Il calcio, si sa, non è solo uno sport: è un fenomeno culturale capace di…