“Che serata incredibile, mi ha accolto un teatro sold out da giorni! E’ stato un concerto intenso ed emozionante, devo dire grazie ai veronesi e ai tantissimi fan venuti da fuori” – è l’emozionato commento del violinista elettrico, Andrea Casta, che ieri sera ha registrato il tutto esaurito al Teatro Ristori di Verona con il suo “The Space Violin – Visual Concert”. “Amo Verona è sempre di più la mia città dopo Brescia e Roma, e qui mi sposerò con la mia Silvia in primavera – ha spiegato l’artista accennando al suo matrimonio con la veronese Silvia Federici – “vedere centinaia di sostenitori in coda a fine concerto per un saluto, una foto e un autografo mi ha riempito di gioia. Stiamo già lavorando ad una data nel tour estivo per coinvolgere una platea ancora più grande nella città dell’amore, il nostro è solo un arrivederci!”
Casta, conosciuto come “violinista Jedi” per il caratteristico archetto luminoso che ricorda la spada laser dei protagonisti di Star Wars, ha proposto al pubblico scaligero il suo show unico tra musica ed esperienza visiva. Il pubblico è stato coinvolto e trasportato in un viaggio tra natura e futuro, con effetti immersivi creati in simbiosi al percorso musicale crossover che, attraverso paesaggi suggestivi, capolavori artistici e ricordi del lockdown, ripercorre anche classici rivisitati (dai Queen a Bowie, da Morricone a Battisti) fino alle canzoni pop-dance che rappresentano le produzioni originali del musicista (Double Sun, The River e tante altre).
Sul prestigioso palco del Ristori (che nel 2022 celebra i 10 anni dalla riapertura nella sua nuova veste) Casta è stato affiancato da IVANIX, dj, producer e sound designer di fama internazionale già insieme a lui sul palco del Circo Massimo per l’opening dei due concerti romani di Vasco Rossi dello scorso giugno, e da Paolo Zanetti, uno dei chitarristi più apprezzati nel panorama pop-rock italiano (al fianco di molti big della canzone italiana, e da tempo impegnato nella band di Enrico Ruggeri).
Special guest della serata l’autore e tastierista dei Matia Bazar, il padovano Sergio Cossu, che ha prodotto il primo album di Andrea Casta, Room 80, un’amicizia ritrovata in un momento speciale a distanza di anni. Non sono mancati momenti che hanno visto Andrea Casta nei panni del Comandante AJ, il protagonista del concept album fantascientifico “The Space Violin Project” che, con canzoni ed episodi video, ha proiettato lo spettatore nel 2235 e nelle illustrazioni di Lorenzo Gubinelli.
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