Sull’onda dei ricordi e per un futuro proattivo, il Fair Play da Pedersoli a Minghi per “Put The ball and…run!”

Mentre di discute di giustizia sportiva nella forma , nella sostanza e nelle competenze, si festeggia l’ingresso del nuovo Presidente della FIGC, Gravina, nel Consiglio Nazionale del CONI, viene presentato l’autobiografico “Divieto di Sosta” dell’atleta-dirigente-imprenditore Franco Arese , cresce il parterre del Fair Play Day in programma mercoledì mattina (ore 11) al Salone d’Onore del CONI. L’aria che tira è davvero quella delle grandi occasioni, perché si è dato appuntamento a mitici “moschettieri” olimpici e paralimpici come Peris, Benvenuti, Pamich, Gentile, Maffei, Masala, D’Aniello, Annalisa Minetti e a super campioni come Pietrangeli e Bergamasco, ma anche perché si va saldando una combinazione straordinaria tra il mondo della cultura e dello sport, dello spettacolo, dell’impresa e delle istituzioni intorno al messaggio metaforico, Put the ball and…run!, da Fabio Frizzi e Stefano Bontempi, in arte Steven B., secondo una visione che era nel modo di pensare ed agire di un grande protagonista della storia del nuoto, della pallanuoto e del cinema in Italia e in campo internazionale come Carlo Pedersoli, poi in arte Bud Spencer, che avrebbe compiuto ottantanove anni giusto il trentuno di ottobre prossimo. Per questo hanno dato conferma di partecipazione i figli di Pedersoli e per questo saranno presenti Olga Bisera e Amedeo Minghi, il grande cantautore, compositore, nato e cresciuto tra Monte Mario e il Foro Italico e che. quando lì andavano in onda le straordinarie vicende dei XVII Giochi Olimpici, aveva tredici anni, l’età giusta per emozionarsi. Amedeo ha deciso di esserci per condividere questa iniziativa, che mette a fuoco l’opportunità di una azione corale condivisa da soggetti diversi, eterogenei ma uniti dal comune denominatore dell’etica del vivere. E a proposito di etica del vivere, sarà davvero importante l’intervento del Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, avvocato Ezio Bonanni, particolarmente attento alle problematiche di un fenomeno di contaminazione, che non ha risparmiato l’impiantistica sportiva e tanto meno quella scolastica.

Ruggero Alcanterini

Direttore responsabile de L’Eco del Litorale