Roma Nord, il piano per le strisce blu scatena il caos tra i residenti: cosa sta accadendo nel Municipio XV
Chi vive tra Ponte Milvio, Vigna Clara e Fleming lo sa: trovare parcheggio è da sempre una piccola sfida quotidiana. Ma ora sta arrivando una rivoluzione che, almeno sulla carta, promette di mettere ordine.
Stiamo parlando delle nuove strisce blu a Roma Nord, presentate come soluzione alla sosta selvaggia durante eventi e partite allo Stadio Olimpico, e come incentivo alla rotazione dei posti auto. Il Municipio XV l’ha definita una misura utile, capace di dare respiro anche ai commercianti.
Ma non tutti sono convinti. C’è chi teme che, dietro questa svolta urbanistica, si nasconda un nuovo disagio per i cittadini. Perché non basta disegnare delle linee sull’asfalto per migliorare la qualità della vita di un quartiere.
I dubbi non arrivano solo dai soliti “contrari a prescindere”, ma da sette associazioni di residenti e commercianti che vivono e lavorano nella zona ogni giorno. Il loro appello è chiaro: “Serve più confronto, non imposizioni calate dall’alto”. Le criticità che sollevano sono tutt’altro che campate in aria.
Prima fra tutte, la carenza del trasporto pubblico: in molte strade interessate dalle strisce blu, mancano collegamenti efficienti, sia su gomma che su ferro. E poi c’è la questione degli studi preliminari: secondo le associazioni, il piano è stato avviato senza una reale analisi dei flussi, della sosta abusiva o dei benefici misurabili nel tempo.
Non è lo stesso parlare di Vigna Clara e del Fleming: contesti urbanistici diversi, con esigenze diverse. Perché trattarli come un blocco unico? Il caso più simbolico è forse quello del parcheggio interrato di Vigna Stelluti, progetto che, dicono i residenti, potrebbe peggiorare la situazione invece che migliorarla.
E mentre il Campidoglio e il Municipio parlano di sostenibilità e lotta al traffico, in molti si chiedono se non si stia solo spostando il problema, invece di risolverlo. In parallelo, si ipotizza anche una mini ZTL nella zona della movida di Ponte Milvio, ulteriore tassello in un mosaico ancora troppo confuso.
Le strade coinvolte sono tante, da via Flaminia a via Bevagna, passando per via di Vigna Stelluti e via Riano. E i cittadini si sono mossi, scrivendo al Municipio e al Comune per chiedere un tavolo di confronto, aperto e costruttivo. “Non siamo contro le regole – dicono – ma vogliamo capire se queste regole ci aiutano o ci complicano la vita”. Alla fine, la vera domanda è una: si può davvero parlare di mobilità intelligente senza ascoltare chi la città la vive ogni giorno?
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