Sono trascorsi meno 20 giorni dal convegno dell’ONA organizzato lo scorso 10 febbraio a Soliera. L’evento “Amianto: dalla prevenzione primaria al risarcimento delle vittime”, giunge ad una drammatica conferma. Ovvero, l’esattezza di quanto reso pubblico dall’Associazione delle vittime dell’amianto.
A renderlo noto, questa volta, sono le analisi svolte da Aimag e dall’Ausl. Le indagini confermano quanto già anticipato dall’Avv. Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto.
Le analisi svolte dall’Aimag e dall’Ausl hanno confermato la presenza di fibre di amianto nell’acqua potabile. Le fibre killer, in seguito alle attività antropiche, comunemente si disperdono nell’ambiente. Divenendo così nocive per la salute di chi le inala.
È finalmente giunto un comunicato rilasciato delle autorità dormienti che ammette la presenza delle fibre di amianto nell’acqua del comune emiliano.
L’ONA lo scorso 10 febbraio, in occasione del convegno tenutosi a Soliera, aveva altresì chiesto la bonifica. Nel complesso sono necessari interventi urgenti per la messa in sicurezza dell’acquedotto cittadino.
Il Consiglio Comunale di Soliera, ha disposto l’impegno della commissione Territorio e Ambiente. La stessa è tenuta a convocare al più presto un tavolo sul tema dell’amianto nella rete idrica del comune. Naturalmente con la presenza degli enti preposti e di esperti.
Il Comune di Soliera, quindi, effettuerà ulteriori attività analitiche sull’acqua di rete. Al fine di verificare la presenza di fibre di amianto, a seguito della pubblicazione dei dati pubblicati dall’Osservatorio Nazionale Amianto lo scorso 10 febbraio.
Come si legge nella nota del Comune, “l’AIMAG, ente gestore dell’acquedotto, svolge un monitoraggio su tutta la rete acquedottistica per la ricerca delle fibre di amianto: nel territorio di Soliera ad oggi tutte le analisi hanno dato esito negativo.
Gli esiti delle analisi svolte da AIMAG delle scorse settimane hanno riscontrato ancora esito negativo. Mentre due delle tre analisi svolte dalla AUSL hanno rilevato una limitata presenza di fibre di amianto nell’acqua. In breve, in un caso di 1017 fibre per litro e nel secondo di 3052 fibre per litro.
Sia le analisi richieste da AIMAG sia quelle richieste dalla AUSL vengono inviate allo stesso laboratorio ARPAE di Reggio Emilia. Lo stesso è dotato della necessaria tecnologia e della più efficace metodologia analitica. Per questa ragione le analisi sono svolte da un soggetto terzo e sono assolutamente coerenti e confrontabili”.
Tuttavia, il Comune del centro emiliano tranquillizza i cittadini sulla potabilità delle acque locali. Un problema che sicuramente nasce dall’invecchiamento delle tubature dell’acquedotto locale, frutto anche di mancata attenzione al risanamento degli acquedotti.
Nel corso del dibattito del 10 febbraio, il presidente dell’ONA, l’Avv. Ezio Bonanni ha inoltre precisato che una maggiore attenzione sugli impianti degli acquedotti sarebbe la soluzione a ben due problemi, poiché l’ammodernamento delle tubature permetterebbe anche di evitare le dispersioni di acqua potabile e soprattutto tutelerebbe la salute delle popolazioni locali dalle fibre killer.
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