Pelè ha un sogno: essere scelto per fare l’ultimo tedoforo nella cerimonia di apertura dell’Olimpiade di Rio (Brasile) il 5 agosto, e quindi accendere il tripode con la fiamma olimpica. Lo ha detto alla tv Nbc in occasione della presentazione a New York del film “Pelè – la nascita di una leggenda”, che narra la storia dell’ex fuoriclasse, da bambino ai Mondiali di Svezia 1958. Il suo grande rimpianto? Non aver mai preso parte a un’Olimpiade, “visto che ai miei tempi i professionisti non potevano parteciparvi”, ha detto Pelè. “O Rei” ha questo sogno: essere scelto per fare l’ultimo tedoforo nella cerimonia di apertura dell’Olimpiade di Rio, il prossimo 5 agosto, e quindi avere l’onore di accendere nel Maracanà il tripode con la fiamma olimpica. Pelè ha raccontato un aneddoto del suo passato da giocatore: “in alcuni momenti sono stato vicino a lasciare il Brasile per trasferirmi in Europa. Sarei potuto andare al Real Madrid, in Spagna, oppure al Napoli, in Italia. Ci furono anche altri interessamenti da parte di top club europei quali Manchester United e Juventus – ha aggiunto -, ma alla fine ho reputato corretto continuare la mia carriera in Brasile. Rimpianti? Non ne ho. Militavo nel Santos, all’epoca una delle compagini più forti al mondo”.
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