Una zona “da evitare la sera”, perché buia e territorio di spaccio e molestie. Via della Domus Aurea, a due passi dal Colosseo, dove ieri sera è stato trovato il corpo senza vita di un uomo di 45 anni del Bangladesh, viene descritta da chi abita o lavora nella zona come un luogo poco raccomandabile, soprattutto al calare del sole. “Vediamo spesso movimenti nel parco di droga e spaccio, soprattutto dietro all’hotel, dove c’è un piccolo parcheggio. Lavoro qui da sette anni e ho sempre visto questo tipo di movimenti, ci sono anche persone che fanno uso di sostanze”, racconta una dipendente dell’hotel Mercure, in via Labicana. “Qui intorno al parco è tranquillo, la sera però è meglio evitare”, aggiunge. “La situazione peggiora di anno in anno a livello di sicurezza, ci sono sempre più sbandati, ma nessuno controlla”, lamenta Marco, residente nella zona.
“Qui vicino – racconta – c’è sempre stata una piazza di spaccio, anche segnalata alle forze dell’ordine, ma non viene controllata. Lasciano le dosi tra le piante e poi vengono a venderle”, conclude Marco. “Durante l’inverno, quando viene buio presto, molte colleghe mi hanno chiesto di accompagnarle per evitare problemi”, ha detto un lavoratore della zona. “Cinque o sei anni fa sono stato rapinato, mi avevano minacciato con un coltello”, afferma un ragazzo che abita vicino a Colle Oppio. “La zona è residenziale, e benché sia tendenzialmente tranquilla, la sera è buia e poco illuminata, ogni tanto si è sentito parlare di stupro, ma è molto raro”, aggiunge. “Qui è sempre stata una zona tranquilla, però la sera non lo posso dire, noi andiamo via verso le sette, ho sentito parlare di aggressioni, anche se non ho mai assistito, ma comunque rare volte”, racconta la titolare del chiosco dentro il parco, a pochi passi dal luogo del ritrovamento del cadavere.
E mentre i turisti diretti verso la Domus Aurea e l’Anfiteatro Flavio sono intenti a scattare foto e selfie, si vedono ancora i segni di quanto accaduto ieri sera: un pezzo di cartone avvolto in un sacchetto dei rifiuti, e poco lontano un gruppo di foglie impregnate di sangue raggrumato circondato da mosche e vespe. L’omicidio di ieri, avvenuto tra il tardo pomeriggio e le prime ore della sera, si inserisce quindi in un contesto – a detta di chi frequenta la zona – già preoccupante dal punto di vista della sicurezza. E la pista investigativa su cui stanno lavorando i carabinieri è infatti quella di una rissa tra persone ubriache: un uomo si sarebbe seduto sulla bicicletta della vittima, scatenando un litigio, poi degenerata a causa dei fumi dell’alcol. La persona, attualmente sottoposta a fermo dai militari, avrebbe utilizzato il collo di una bottiglia rotta per colpire l’uomo alla gola.
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