“Quindici anni di lentezze per sei chilometri e mezzo di lavori. Non è più caos, ma degrado e abbandono, via Tiburtina è sotto gli occhi di tutti: un inferno in città . Una situazione che ormai merita un ragionamento diverso: non serve più solo sapere lo stato dell’arte e la eventuale fine lavori, ma occorre fin da subito avviare un ragionamento politico sul recupero della Tiburtina in termini strutturali e di organizzazione sociale. Oggi siamo al paradosso, lavori in mezzo al traffico come nel 286 a.c. con operai che spazzano la sede stradale con scopa e paletta come succede questi giorni all’altezza del semaforo con via del Casale di San Basilio: nessuna segnaletica stradale appropriata, nessun controllo e vigili in presenza neppure a pensarlo. Ma il Sindaco Gualtieri arriva con tv al seguito, e parla da taumaturgo annunciando che il primo tratto sarà pronto ad agosto 2022 e il secondo prima della Ryder Cup a giugno 2023. Mentre il caos monta per la ZTL e la nuova fascia verde, il caos della Tiburtina non vede tramonto. Sto protocollando la richiesta di istituzione di un tavolo permanente per seguire i lavori di via Tiburtina e per la programmazione di rilancio dell’area metropolitana di Roma Est. Gualtieri è cordialmente invitato”. Così in una nota Rachele Mussolini, consigliere capitolino di Fratelli d’Italia.
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