Serrati servizi della Polizia di Stato finalizzati a reprimere il fenomeno dei furti in appartamento hanno dato l’ennesimo risultato.
Sono stati gli agenti del V distretto Prenestino ad arrestare un cittadino italiano di 23anni perché gravemente indiziato del reato di furto aggravato in concorso e resistenza a pubblico ufficiale.
Intorno le 16.00 di giovedì scorso gli agenti, durante un servizio in via dei Larici mirato al contrasto del fenomeno dei furti in appartamento, hanno notato un’autovettura giungere a forte velocità dalla quale è sceso frettolosamente un uomo, con uno zaino apparentemente pesante tra le mani, per poi dirigersi verso un cancello condominiale. Lo stesso è stato raggiunto subito dopo dal suo complice che guidava l’autovettura. A questo punto, vista la situazione sospetta, i poliziotti hanno deciso di controllare le persone e la macchina, ma i due sono stati raggiunti da altri quattro uomini che li hanno avvisati della presenza degli agenti. Vistisi scoperti si sono dati tutti alla fuga e ne è nato un inseguimento a piedi a seguito del quale i poliziotti sono riusciti a bloccare l’uomo con in mano lo zaino, lasciato cadere in terra unitamente ad una mazzetta di denaro costituita da 3700 euro in banconote ed un telefono cellulare, mentre sia il conducente della vettura che gli altri si sono dati alla fuga. Nello zaino è stata rinvenuta una piccola cassaforte parzialmente aperta, nella quale era contenuta una busta contenente un mazzo di chiavi e la scritta di un indirizzo. Immediatamente i poliziotti si sono portati al citato indirizzo trovandovi un uomo che lamentava il patito furto di denaro contante e di una cassaforte all’interno della sua abitazione. All’interno dell’appartamento si è accertato che i ladri avevano divelto dal muro la cassaforte ritrovata e che avevano anche cercato di smurare una seconda cassaforte senza riuscirvi. All’esterno dell’abitazione sono stati poi rinvenuti anche alcuni arnesi atti allo scasso, poi sequestrati. Alla fine degli accertamenti la cassaforte ed il denaro sono stati restituiti al legittimo proprietario, mentre l’uomo dopo la convalida dell’arresto richiesta dalla locale Procura della Repubblica è stato sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere.
Sono in corso le indagini per individuare i complici.
Ad ogni modo l’indagato è da ritenere presunto innocente, in considerazione dell’attuale fase del procedimento ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
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